Il Marsiglia piomba su Milik e il Napoli abbassa le pretese: sarà la volta buona?

Il club francese offre a De Laurentiis 10 milioni, bonus compresi. Resta aperta anche l’ipotesi Atletico Madrid, ma Suarez è ingombrante

Se la notte di fine anno (2020) può portare consiglio, allora possiamo dire che all’alba dell’anno nuovo (2021) Arek Milik si è svegliato con un’idea molto marsigliese, si chiama Olympique. Siccome il ragazzo vive di umori e spesso cambia idea, di sicuro non possiamo mettere entrambe le mani sul fuoco e garantire che sarà quella la destinazione. Ma la sua apertura è talmente grande che oggi Villas Boas è l’allenatore più vicino a piombare sull’attaccante polacco, protagonista dalla scorsa estate di mille trame di calciomercato senza che una sia andata effettivamente in porto. Ora, siamo abbastanza vicini a una svolta.

L’OFFERTA DA 10

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Il Napoli ha fatto un’evidente e comprensibile retromarcia rispetto alle cifre richieste non più tardi di tre mesi fa. Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che nelle notte tra il 4 e il 5 ottobre, a poche ore dalla chiusura dell’ultima sessione estiva, la Fiorentina aveva proposto circa 25 milioni. Una grandissima cifra, se pensiamo che il contratto sarebbe scaduto a giugno, ma Milik disse no anche all’offerta da quattro milioni netti a stagione. Ecco perché, avvicinandosi la data di conclusione del contratto, il Napoli ha ridimensionato la richiesta sul cartellino: prima chiedeva 25, a dicembre si è attestato sui 15, ora si accontenta anche di 10-12 milioni, sapendo che dal prima febbraio incasserà zero euro. E qui magari tutte le questioni di principio firmate De Laurentiis possono avere un ridimensionamento: normale che il presidente non abbia gradito alcuni atteggiamenti che gli hanno fatto perdere un pacco di milioni, tuttavia sarebbe inutile chiedere cifre impossibili per restare poi con un pugno di mosche in mano. L’Olympique è salita a 10 milioni, bonus compresi, e potrebbe aggiungere qualcosa in più pur di arrivare a una soluzione. Il profilo, da uno a dieci, piace… undici, ci sono riscontri di qualche anno fa quando da Marsiglia avevano provato a prendere Arkadiusz, ma avevano sbattuto sul muro dell’incedibilità. A quei tempi Milik non era sul mercato, il Napoli pensava di aver trovato il centravanti del presente e del futuro, non immaginava che due infortuni al crociato avrebbero minato quel minimo necessario di serenità, al punto che molto presto ci sarebbe stata la rottura. E così Villas Boas ha chiesto di riprovarci, trovando terreno fertile, strada abbastanza libera. Milik sa che legandosi al Marsiglia ora, lo farebbe per i prossimi tre o quattro anni, ne è consapevole e sta sciogliendo tutte le riserve. Diversamente potrebbe firmare a parametro zero per chiunque ma si allungherebbero i tempi e non sarebbe certo un affare per la sua voglia di tornare subito operativo.

LA DIFFERENZA CON SIMEONE

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Veramente ci sarebbe un altro pretendente, si chiama Atletico Madrid, già dalla scorsa estate molto attento alle evoluzioni della vicenda. Simeone ha perso Diego Costa e vorrebbe un altro attaccante, richiesta legittima. Ma il problema è che il titolare si chiama Luis Suarez, non certo l’ultimo della compagnia. A Madrid il signor Milik sarebbe un’alternativa, a Marsiglia un potenziale e indiscutibile titolare. Oltretutto l’offerta francese per il cartellino è raddoppiata, l’Atletico propone appena cinque milioni più bonus, anche questo un particolare non insignificante che sposta la bilancia nettamente verso la Francia. Se nei prossimi giorni Milik confermasse l’apertura e se non ci fossero altre pretendenti, la svolta marsigliese diventerebbe una certezza. E Villas Boas probabilmente sarebbe un allenatore felice.

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