Il Golden Boy per Irpin con Shevchenko e Fondazione Milan

Ogni anno il Golden Boy di Tuttosport assegna i più importanti riconoscimenti internazionali e nazionali ai migliori talenti del calcio, ma premia anche i protagonisti di carriere straordinarie che ora brillano per il loro impegno quotidiano nel campo della solidarietà e delle iniziative umanitarie. Domani sera, alle Ogr di Torino, scelta migliore non sarebbe potuta cadere su Andriy Shevchenko, al quale verrà attribuito il Golden Boy Career Award per essere stato uno dei più grandi attaccanti della storia recente e per l’azione in favore della sua Ucraina, barbaramente aggredita dalla criminale invasione russa. Da quando è scoppiata la guerra, il mitico Pallone d’Oro rossonero è diventato un infaticabile testimonial di United 24, l’organizzazione lanciata dal presidente ucraino Volodymir Zelenskyy il cui scopo è raccogliere fondi in tutto il mondo per aiutare il popolo ucraino. Nel quadro delle iniziative di United 24, Shevchenko e Fondazione Milan for Peace hanno intrapreso un progetto molto importante e molto significativo: ricostruire il Central City Stadium di Irpin, nella regione di Kyiv devastata dai bombardamenti russi.

Dal 2003, l’anno in cui è nata, l’opera di Fondazione Milan (fondazionemilan.org) è stata eccezionale: ha realizzato oltre 210 progetti per 12 milioni di euro, distinguendosi per le iniziative di inclusione dei giovani con disabilità, l’aiuto nella crescita dei talenti a rischio di emarginazione sociale, il sostegno concreto alle popolazioni vittime della guerra, come in Ucraina, con l’invio di cibo, medicinali, beni di prima necessità, aiuti alla Croce Rossa.

E quando Shevchenko ha chiamato per Irpin, Fondazione Milan ha subito risposto. Ieri, sul suo profilo Facebook, Sheva ha postato un video che documenta la sua ultima visita nell’impianto dove anche lui aveva giocato, al tempo delle giovanili della Dinamo Kyiv. E ha scritto: «Sono arrivato in questo stadio devastato e ho visto bambini correre dietro a un pallone, ignorando i grandi crateri aperti dalle bombe russe. Il nemico è riuscito a distruggere i campi da gioco, ma non la passione dei nostri figli per il loro sport preferito. Poi ho capito che devo ricostruire questo stadio e lo farò sicuramente. I primi 150 mila euro dei 600 mila necessari sono stati raccolti grazie al Milan. Grazie! Grazie! Invito l’intera comunità calcistica e i grandi imprenditori ad essere coinvolti».

Il Golden Boy Career Award intende essere un segno tangibile di sostegno all’azione di Shevchenko per il suo popolo del quale è un simbolo sportivo conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Si è chiesto Andryi su The Player’s Tribune: «Cos’è il successo? È vincere una partita di calcio? È la Champions League? Fare i soldi? Avere un buon business? Niente di tutto ciò è reale. I piccoli problemi, le piccole differenze scompaiono. Tutto il resto viene meno. Il successo è libertà. Il successo è sopravvivenza. A un certo punto ho detto a mia madre: “Ora torno”. Ma lei mi disse: “Andryi, ma cosa farai qui? Non sei un soldato. Devi rimanere dove sei. Vai dai media. Racconta la verità su ciò che sta accadendo. Questa guerra non è solo sul campo con armi e bombe. È informazione. Puoi usare il tuo profilo, le tue connessioni. Raccogliere fondi. Ottenere rifornimenti e supporto. Puoi aiutare di più dove sei”».

Nel 2012 l’Ucraina ha ospitato il campionato europeo di calcio: «E’ stata una bellissima estate e uno degli eventi più importanti nella storia della nostra nazione. Appena dieci anni dopo, quando la Russia ha invaso il nostro Paese, per la prima volta abbiamo pensato che avremmo potuto perdere tutto ciò che avevano costruito con tanta fatica. La nostra storia condivisa. Sappiamo che non possiamo permettere che ciò accada».

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