Il giorno più lungo del Milan: pasta al pomodoro e branzino a pranzo. Spuntino alle 15 e poi…

La giornata dei rossoneri verso il match delle 18 che potrebbe regalargli il 19° scudetto, Atalanta e Inter permettendo. La notte, forse per molti insonne, passata in un hotel a 15′ dallo stadio

Una delle giornate più importanti della storia recente rossonera inizia con un po’ di frutta a colazione, seguita da pasta al pomodoro e branzino per pranzo. Alle 18 c’è Milan-Atalanta, Pioli si gioca un pezzo di scudetto bello grande. Una vittoria – unita a una sconfitta o a un pareggio dei nerazzurri contro il Cagliari in serata – significherebbe una sola cosa: Milan Campione d’Italia. Il diciannovesimo titolo della storia rossonera, il primo dopo undici anni di astinenza. Tensione alta, adrenalina a mille, com’è giusto che sia, da Ibra che ha vinto tutto, a Calabria e Kessie, fino a Stefano Pioli. Per lui sarebbe il primo titolo.

ritiro

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Il programma della giornata è il seguente: la sveglia è suonata presto, la colazione obbligatoria è stata fatta entro le 9.30 e il pranzo alle 12. Nei giorni scorsi, prima del ritiro all’hotel Radisson Blu di via Villapizzone, a circa un quarto d’ora di macchina da San Siro, la colazione era entro le 10.30. Poi allenamento e pranzo tutti insieme nel centro sportivo verso le 13.30. Ieri i giocatori sono andati a dormire alle 22 dopo la cena delle 20 (petto di pollo e patate). Chissà in quanti hanno dormito davvero. Forse qualcuno sarà rimasto sveglio a guardare il soffitto pensando ai 70 mila di San Siro. Al Milan bastano 4 punti per diventare Campione d’Italia. Obiettivo vicino.

programma

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Oggi pranzo alle 12, poi il riposo e infine la riunione tecnica alle 14.30. Pioli ha praticamente già deciso la formazione: Giroud davanti, Ibra in panchina, Saelemeaekers e Bennacer favoriti su Krunic e Messias, il solito tandem Kalulu-Tomori in difesa. Alle 15 spuntino di un quarto d’ora e poi la partenza per San Siro alle 15.15. Alle 18 il match che vale la stagione. L’Atalanta è una squadra ostica, ancora in corsa per l’Europa, una sorta di tabù che va avanti da tempo: il Milan non vince in casa contro la Dea dal 2014 (3-0). Il giorno del centesimo gol di Kakà in rossonero. Erano altri tempi. Oggi in palio c’è uno scudetto.

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