Il futuro della Juve e l’intesa tra Allegri e la società

Alla vigilia della gara con l’Atalanta, John Elkann ha voluto esprimere al tecnico tutta la sua fiducia, chiedendogli di lavorare per un nuovo ciclo

Fuori c’è tempesta, ma la Juve e Max Allegri fanno quadrato di fronte alle difficoltà e rilanciano (anzi, raddoppiano) per un futuro sempre più verde. L’indiscrezione è sulla bocca di chi pesa alla Continassa: i bene informati giurano che alla vigilia della gara con l’Atalanta John Elkann ha voluto esprimere al tecnico livornese tutta la sua fiducia, chiedendogli di lavorare con impegno anche per un nuovo ciclo. Le stesse fonti assicurano che Max ha apprezzato i messaggi di stima e ha dato la sua disponibilità per questa nuova fase. Tant’è vero che viene riferito come il colloquio si sia concluso con un appuntamento a fine stagione per rinnovare un contratto che, ora come ora, scade nel 2025 con uno stipendio da 8 milioni netti a stagione.

Prospettiva rinnovo

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La prospettiva è di prolungare il legame di almeno altri due anni e quindi puntare al 2027, con un mandato di supervisione, oltre le strette competenze della prima squadra. È noto, infatti, come il presidente Ferrero e l’a.d. Scanavino incentiveranno la politica che porta alla valorizzazione dei tanti giovani talenti già nell’orbita bianconera. È presto per parlare delle nuove cifre, ma è evidente che il patto stretto in questi frangenti delicatissimi punta a motivare al massimo i protagonisti di questa stagione controversa. A prescindere dagli obiettivi ancora possibili nelle varie competizioni, la società della famiglia Agnelli vuole programmare per tempo e senza scossoni. È facile prevedere che in estate qualcuna delle stelle bianconere cambierà indirizzo e la proprietà vuole che nei prossimi mesi (con possibili, ulteriori, turbolenze giudiziarie) alla Continassa ci si attrezzi al meglio per gli inevitabili cambiamenti in atto.

Novità nell’aria

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E non sfuggirà che le novità incombenti nell’area sportiva stiano maturando in sintonia con le esigenze indicate da Max Allegri. Sotto questo profilo le scelte di Francesco Calvo, con la promozione di Giovanni Manna come direttore sportivo, vanno di pari passo con il coinvolgimento di Marco Storari e Gianluca Pessotto in prima squadra. E nell’area scouting potrebbe crescere il nome di Simone Tognon se Matteo Tognozzi dovesse cercare altrove un incarico gestionale di punta. Altro passaggio importante è la discesa in campo di John Elkann: la sua presenza domenica allo Stadium non era solo simbolica, ma la prova di quanto voglia essere vicino alla “sua” Juve. Dopo l’uscita di scena del cugino Andrea Agnelli il pallino è evidentemente nelle sue mani. E chi lo ha visto all’opera in questi momenti bollenti garantisce che stia già indicando le linee guida per il nuovo corso. Un cambio netto di strategia, con un bel rimescolamento di carte e di uomini, ma con Allegri sempre in prima fila. Prestando fede a questa ricostruzione si deduce che siano più lontane le voci di un cambio sulla panchina juventina che avevano ridato forza alle candidature di Zidane e di Conte per la prossima stagione. Questo è l’oggi, il domani (ovviamente) può cambiare in fretta. Tuttavia il legame tra Allegri e la famiglia Agnelli in questo momento appare sempre più solido.

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