Il flop in Nazionale “inguaia” Insigne. Quotazione in ribasso, che fare adesso tra rinnovo e partenza?

Per il capitano del Napoli continua l’indecisione: cuore o ragione? A 31 anni, all’ultimo contratto della carriera, il Magnifico è chiamato alla scelta più importante della vita

Lorenzo Insigne esce rimpicciolito dall’amara parentesi con la Nazionale. Diventando probabilmente l’emblema della Italia di Mancini che si è smarrita in Irlanda nella serata decisiva. Doveva essere la guida dell’attacco. Accentrato da falso nove nel tridente chiamato a inventare il graffio giusto per far intascare all’Italia la qualificazione diretta al Mondiale. Un ruolo non suo che Insigne non sente suo. Era già accaduto. Il suo talento preferisce partire dalle fasce piuttosto che roteare dal mezzo. A Belfast doveva essere una notte da Lorenzo il Magnifico. Non è stato così. Anzi. E anche per la sua specialità della casa, quel “tiraggiro” finito sulla Treccani, meglio ripassare.

VALORE DEPREZZATO

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Da un maglia azzurra all’altra. Dalla Nazionale al Napoli. In campionato, quattro gol (tutti su rigore) e due assist in undici presenze: media voto di 6,45. In gol nel raggio delle tre gare giocate in Europa League. Da capitano e da napoletano, è simbolo della squadra di Spalletti, in vetta dal via del campionato. Il suo valore di mercato, ritenuto sui 48 milioni di euro, viene però ora appannato sul piano internazionale dal flop della mancata qualificazione diretta dell’Italia al Mondiale. Ma su tutto, poi, domina la storia del rinnovo.

Quel contratto in scadenza a fine giugno che da troppi mesi scorta ogni sua azione. Perché se da un lato nessuno può muovere appunti sulla generosità e sull’impegno con cui Insigne condisce le sue giocate di talento, va però ammesso che questa storia qualche contraccolpo può inevitabilmente produrlo. È all’ultimo contratto della sua carriera. Una firma quanto mai importante visto che a giugno compirà 31 anni. Una scelta tra cuore e ragione? Da Newcastle e Canada si sarebbero mosse le attenzioni più recenti. È lunga la fila delle pretendenti. E l’Inter da tempo sta seguendo tutti gli sviluppi. Le cifre della proposta del Napoli si sovrappongono tra varie ipotesi. I 4,5 milioni dell’ingaggio attuale verrebbero ridotti prevedendo tuttavia una fetta di bonus facilmente raggiungibili. Dieci giorni fa il presidente Aurelio De Laurentiis ha spiegato: “Se Insigne pensa che la sua vita professionale debba concludersi a Napoli, siamo qui ad accoglierlo a braccia aperte. Se pensa invece che il suo percorso a Napoli sia concluso, ce ne faremo tutti quanti una ragione…”. E forse il peso di quel rinnovo da decidere non è facile da eludere nemmeno con un dribbling alla Insigne.

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