Il diluvio non ferma la Juve: Pirlo risponde al Milan e la rincorsa scudetto continua

Chiesa a segno al 20′ del primo tempo, Ramsey a tempo scaduto: per i bianconeri è la quarta vittoria consecutiva, nonché la quarta gara di fila a porta inviolata. Ammonito Bentancur, salterà la Roma

Sotto il diluvio di Marassi la Juventus batte la Samp 2-0 grazie alle reti di Chiesa al 20′ p.t. e Ramsey a tempo scaduto, riprende tre punti al Milan e si riporta a -7 (con una partita in meno), centra la quarta vittoria consecutiva, e per la quarta volta di fila non subisce gol. Non bastasse, ritrova un Ronaldo in palla nonostante una settimana che lo ha visto protagonista di vicende extracalcistiche, e può godersi un Chiesa in evidente ascesa. Non male, come inizio del tour de force che attende i bianconeri nel prossimo mese, e che almeno per ora, vede la Juve al terzo posto in classifica.

Spazi compressi

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Pirlo parte per l’assalto alla Samp confidando in mezzo sul trio di centrali visto con maggior assiduità e composto da Bentancur, Arthur e McKennie, a destra Cuadrado pronto ad arretrare nella fase difensiva, a sinistra Chiesa pronto invece a fare l’attaccante aggiunto nelle fasi di spinta. Davanti Cristiano Ronaldo e Morata sono le bocche da fuoco ufficiali, ma la Juve sa che la sua forza sta pure nel movimento fra le linee dei suoi centrali di centrocampo, McKennie in particolare. Dietro largo a Szczesny e al trio dei veterani, con Chiellini, Bonucci e Danilo. Sull’opposta sponda l’ex Ranieri affida all’altro ex Quagliarella e a Keita il compito di portare fastidi dalle parti di Szczesny, con la collaborazione di Candreva, anche se la mission principale per la Samp è di chiudere gli spazi, e senza lasciare spifferi. Un atteggiamento tattico che inchioda la gara a lunghe fasi a zero tasso di pericolosità: la Juve pur dominando nel possesso palla non riesce a dare verticalità o velocità alla sua manovra offensiva, la Samp non tradisce alcun attimo di disattenzione. E intanto continua a piovere, e il terreno si fa più pesante. Silva e Quagliarella provano la conclusione senza trovare la porta, Chiesa tenta di dare vivacità alla manovra, ma alla Juve sembra mancare un po’ di cattiveria nei 30 metri finali.

Chiesa-gol

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Finché è lo stesso Chiesa a sbloccare la gara, al 20’, sfruttando la migliore azione offensiva bianconera: bella discesa centrale di Ronaldo, appoggio per Morata allargato a destra e cross basso dello spagnolo per l’accorrente Chiesa, che da pochi passi supera Audero di destro. Per Federico è la settima rete della stagione, la quarantesima se sommata a quelle di Ronaldo e Morata. Il gol regala alla Juventus qualche spazio in più: per recuperare, la Samp deve per forza allungarsi, ne approfittano Ronaldo e compagni, che spingono con continuità e crescente entusiasmo. In particolare CR7 alza decisamente il suo tasso di pericolosità: una sua punizione è alzata in angolo da Audero, un’altra volta il portiere gli chiude lo specchio inducendolo all’errore nel tocco finale, da posizione angolata, e su una sua accelerazione la Samp si salva in angolo.

Raddoppio-Ramsey

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La ripresa vede tornare in campo una Juve che pare decisa a riprendere da dove aveva lasciato: Audero deve uscire di piede al limite dell’area su un passaggio filtrante di CR7 per Morata. Poi però la Samp si dà una scossa, e uno straordinario Chiellini respinge un sinistro di Quagliarella, negandogli la gioia di un regalo di compleanno anticipato di poco (domani l’attaccante ne fa 38). Ancora dopo una manciata di minuti Quagliarella inquadra la porta, stavolta è Szczesny a dirgli di no. Per il resto è una Juve in controllo agevole, anche se non molto aggressiva in avanti. Ranieri inserisce Damsgard prima, Torregrossa e Ramirez poi (fra i sostituiti c’è anche Quagliarella), ma neanche le forze fresche riescono a rianimare una Samp a corto di idee. Pirlo risponde con Rabiot al posto di Bentancur che, ammonito, salterà la Roma. Bernardeschi va invece a prendere il posto di Morata, con Chiesa che affianca CR7. La gara non offre altri guizzi, anzi, ci sono più cambi che azioni degne di nota. E proprio da un cambio nasce il raddoppio della Juve: entrato al minuto 83 al posto di Arthur, Ramsey al 91’ approfitta di un delizioso assist di Cuadrado in azione di contropiede e firma il definitivo 2-0 esterno.

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