Il diabete, il Covid e lo yoga. Borja Mayoral stupisce tutti e segna più di… Totti!

Due gol nella vittoria di crotone, uno dei due bellissimo: lo spagnolo convince sempre di più e nonostante qualche problema di salute è ormai integrato al 100% nella nuova avventura giallorossa. Ma non chiamatelo vice Dzeko

Da una parte c’è il carattere, così riservato fuori dal campo ma così carico in allenamento, soprattutto nell’ultimo mese. E dall’altra ci sono i numeri. E i numeri dicono che da quando c’è Edin Dzeko mai, prima di Borja Mayoral, un (altro) attaccante centrale era riuscito a segnare così tanto già alla Befana. Non c’era riuscito Totti (sul finale di carriera e alle prese con l’ostracismo di Spalletti), non c’era riuscito Schick e non c’è riuscito, la scorsa stagione, Kalinic. Anzi: in due, il ceco (8) e il croato (5), hanno realizzato a Roma 13 reti in 77 partite. Lo spagnolo, in sole 16 presenze è già a quota 6. Non solo: quando gioca dal primo minuto, e sente la fiducia, raramente sbaglia la partita. I tre gol in campionato sono arrivati partendo da titolare, le tre reti in Europa anche. La Roma, lo scorso due ottobre, lo ha preso in prestito biennale a due milioni dal Real Madrid: se lo riscatterà quest’anno pagherà 15 milioni, altrimenti 20 milioni nel 2022. Per adesso non se ne è ancora parlato, il ragazzo non ha fretta e le due società neppure, ma certamente la strada è quella giusta.

TRA YOGA E MARE

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Ragazzo molto riservato, studia l’italiano e già si esprime discretamente bene (ieri Villar ci scherzava su Instagram per questo), abita da solo a Casal Palocco, a due passi dal mare, ed è stato preso da Pedro sotto la sua ala. Frequenta tanto i connazionali, spesso è ospite a casa Pastore, anche con Dzeko il rapporto è eccellente e Fonseca ne apprezza lo spirito in allenamento e la discrezione fuori. Pratica lo yoga e ha come istruttore Ernesto Cornejo Sánchez, ex calciatore con esperienze nel Barcellona e nel Benfica che, a Roma, si occupa anche di Luis Alberto. Ovviamente via Skype. Borja Mayoral, con questo tipo di lavoro, allevia lo stress e mantiene la concentrazione e in campo questo inizia a vedersi con continuità.

IL DIABETE

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Abituato fin da piccolo a convivere con il diabete (“è sopportabile. Se curi l’alimentazione e fai dei controlli regolari prima delle partite e degli allenamenti, non ci sono problemi”, ha detto), in estate ha lottato anche contro il Covid, a 24 anni, da compiere ad aprile, sa che il prestito biennale alla Roma può rappresentare la sua grande occasione. Considerato un fenomeno da quando era poco più che ragazzino, forse anche perché nelle giovanili del Real ha segnato più gol di Raul (148), da qualcuno viene definito il nuovo Morata, che ha cinque anni di più. A lui, però, i paragoni non sono mai piaciuti, come non gli è mai piaciuta soltanto l’etichetta di vice Dzeko. In attesa di giocare in coppia con il bosniaco (Fonseca ancora nicchia però), Borja Mayoral continua nel suo percorso di crescita. E la Roma, dopo anni, scopre che ogni tanto Edin può anche riposare.

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