Il cuore di Maradona pesava il doppio del normale. Domani via agli esami forensi

Si lavora per fare chiarezza sulla morte del campione argentino. Secondo i medici che hanno eseguito l'autopsia soffriva di "cardiomiopatia dilatativa"

La morte di Maradona continua a far discutere. Mentre il calcio ancora lo piange, in Argentina si lavora per capire se tutto è stato fatto correttamente. Il sangue, le urine e i tamponi nasali prelevati durante l'autopsia, insieme al cuore, saranno analizzati domani in diversi laboratori come parte delle perizie complementari richieste dai medici forensi, come riporta l'agenzia di stampa statale Telam.

Tutti i test

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Dalle fonti emerge un'altra notizia: il cuore di Diego pesava il doppio di un cuore normale. Secondo quanto osservato dai medici forensi che hanno eseguito l'autopsia, soffriva di "cardiomiopatia dilatativa" e pesava più di 500 grammi. Un nuovo elemento che verrà valutato insieme agli altri studi tossicologici, attraverso i quali si cercherà di determinare se Maradona avesse tracce di alcol, droghe o qualche altra sostanza nel corpo nelle ore precedenti la sua morte, e analisi istopatologiche, che studiano gli organi e tessuti. La maggior parte delle perizie inizierà mercoledì presso la sede della Soprintendenza della Polizia Scientifica nella città di La Plata.

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