Il Covid fa… piazza pulita: in tante città no ai maxischermi

Molti sindaci hanno scelto la prudenza, anche dopo le raccomandazioni del ministro Speranza: “Tifiamo Italia, ma attenzione”

Elisabetta Esposito

10 luglio – Milano

C’è un altro nemico da battere. Non gioca a Wembley, ma nelle nostre strade. Si chiama Covid ed è così temibile da svuotare virtualmente molte piazze italiane che erano pronte a riempirsi davanti ai maxischermi. “Tifiamo Italia, ma la mascherina va usata anche all’aperto in presenza di assembramenti”, ammonisce Speranza, ministro della Salute. Pur senza l’Olimpico, Roma – con Firenze e Bologna – sarà fra le città che proveranno a coniugare festa e sicurezza.

Roma

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Dopo una lunga giornata di incontri, è stato deciso che l’Olimpico non verrà aperto per una visione collettiva della finale di domani tra Italia e Inghilterra. Lo ha stabilito il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto in Prefettura. Vari gli aspetti che hanno spinto verso questa scelta. Intanto per fare entrare 8-9 mila persone sarebbe stata necessaria una superderoga, visto che al momento le norme anticovid per un evento non sportivo ammettono un massimo di mille persone e 1500 con deroga. Altro elemento chiave, la gestione del deflusso e il rischio assembramenti soprattutto in caso di vittoria degli azzurri. Restano confermatissimi comunque i due maxischermi ai Football Village di piazza del Popolo (2500 persone) e dei Fori Imperiali (altre mille). Ci si potrà prenotare dalla mezzanotte di oggi e sono arrivate richieste anche dall’estero. Molti hanno chiesto di poter vedere alle 15 anche la finale di Berrettini a Wimbledon: saranno accontentati?

Milano

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Milano sceglie la prudenza e decide di non allestire maxischermi in città. La notizia è stata data dallo stesso sindaco Beppe Sala, che ha spiegato: “Ne ho parlato anche con il comandante dei vigili e con la vicesindaco Anna Scavuzzo e per prudenza abbiamo deciso che non ci saranno maxischermi. Cercheremo anche di controllare che non ci siano assembramenti in caso di festa azzurra, ne ho già parlato con il prefetto”. Fino alla semifinale contro la Spagna erano state diverse le aree all’aperto in cui i milanesi avevano potuto seguire le imprese azzurre, in cui – soprattutto attraverso i sistemi di prenotazione – si era cercato di controllare il numero dei presenti ed il distanziamento. Questa volta dovranno accontentarsi di assistere alla finale sul divano o magari in qualche locale. Per il dopo partita, visto pure quanto accaduto per la vittoria dello scudetto dell’Inter, la massima attenzione sarà su piazza Duomo.

Torino

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Pure il Comune di Torino, che anche per quanto accaduto in piazza San Carlo aveva evitato finora di organizzare qualcosa per l’Europeo, ha posto il suo divieto ai maxischermi. “Data l’attuale situazione pandemica non riteniamo opportuno creare luoghi di aggregazione come un maxischermo in piazza”, ha dichiarato la sindaca Chiara Appendino. In città in realtà non c’è mai stato molto: il vero punto di aggregazione per i tifosi azzurri era stato il Ginzburg Park, 600 posti a sedere ma soltanto 300 persone ammesse e su prenotazione. Due giorni fa però una tromba d’aria ha fatto precipitare sul palco un platano, rendendo l’area inagibile almeno fino all’inizio della prossima settimana. Alla luce del provvedimento della Appendino, i danni possono dirsi parzialmente limitati… Per la sicurezza dei torinesi è stato però predisposto per domani da Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) un piano di intervento straordinario per prevenire comportamenti pericolosi.

Napoli

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Napoli si allinea alla maggioranza delle città italiane, come annunciato dall’assessore allo Sport del Comune, Ciro Borriello: “È impossibile per il Comune di Napoli organizzare il maxischermo per la finale tra Italia e Inghilterra. Quando a organizzare un evento del genere è un privato è più semplice, perché c’è una partnership e si organizza insieme. Ma per il Comune, che è anche alle prese con un problema di fondi, diventava impossibile. Avremmo dovuto fare un piano sicurezza con 500 persone, disciplinare posti a sedere, registrazione utenti, temperatura, insomma sarebbe diventato impossibile, visto anche il poco tempo a disposizione”. E così anche i napoletani resteranno a casa, oppure potranno ritrovarsi nei ristoranti e nei bar, dove la visione al momento è consentita. Di certo il lavoro più impegnativo per evitare assembramenti potrebbe arrivare dopo, soprattutto in caso di vittoria…

Palermo

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La città di Palermo è stata tra le prime a fare ieri un passo indietro dicendo no ai tanto desiderati maxischermi in piazza. Ha spiegato il sindaco Leoluca Orlando: “Non ci saranno in luoghi all’aperto anche per spingere le persone a seguire la partita in ristoranti, pub, luoghi d’incontro controllati con capienza limitata”. E sui provvedimenti di sicurezza per il dopopartita ha aggiunto intervenendo a Radio Cusano Campus: “Al termine dell‘incontro siamo pronti con le forze dell’ordine ad interventi di alleggerimento della tensione, ma ovviamente qualunque ordinanza rischia di essere inutile se non c’è senso di responsabilità da parte della cittadinanza”. Infine il sindaco ha lanciato un messaggio ai palermitani: “L’alternativa sarebbe stata un altro lockdown, ma visto che non è questa la strada scelta dal governo, faccio appello al senso di responsabilità da parte di ciascuno: abbiate cura della vostra salute”.

Bologna

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Confermati al momento i maxischermi a Bologna, ma per la finale tra Italia e Inghilterra il Comune ha emanato una serie di ordinanze per la tutela della sicurezza, che puntano soprattutto ad arginare eventuali festeggiamenti in piazza. In particolare, dalle 18 di domani sono state introdotte nuove regole che vietano la vendita per asporto di qualsiasi bevanda, alcolica e non alcolica, in contenitori di vetro o lattina in tutte le attività della città. Le stesse non potranno poi essere consumate in strada dalle 21, orario di inizio della partita, fino alle due della mattina successiva. Dalle 18 alle 5 è vietato anche lo scoppio di petardi e mortaretti nei luoghi pubblici e di fuochi pirotecnici in luoghi pubblici e privati. La Questura ha messo poi a punto un servizio di ordine pubblico per gestire la serata, con varchi presidiati intorno al maxischermo di Piazza Maggiore e un servizio dinamico di vigilanza nei punti dove si potrà assistere alla partita.

Firenze

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Ci saranno invece i tifosi nelle piazze e nei parchi di Firenze. Da Palazzo Vecchio il sindaco Nardella non ha allestito un maxischermo del Comune, ma non ha nemmeno posto divieti, lasciando margine di manovra ai privati. A Firenze ci sono dunque diverse le possibilità di godersi negli spazi estivi i match dell’Europeo. Ovviamente bisognerà rispettare le norme anti-Covid, con prenotazione per garantire il necessario distanziamento. Diversi i maxischermi già allestiti, in particolare sui Lungarni, e a Campo di Marte, accanto allo stadio Franchi, dove si è assistito già a tutti i match degli azzurri dall’inizio del torneo, sarà allestito un secondo maxischermo nello spazio della pista di pattinaggio. Al momento non risultano neanche particolari ordinanze sulla vendita di alcolici, ma di certo si sta allestendo un piano di sicurezza per evitare eccessivi assembramenti in caso di vittoria della Nazionale di Mancini.

Venezia

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Anche a Venezia non ci sarà alcun maxischermo. Il sindaco Luigi Brugnaro ha parlato infatti di “momento particolarmente critico dopo la pandemia” e della necessità di “salvaguardare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini anche in rispetto alle limitazioni e norme sanitarie ancora in vigore”. La finale, in base all’ordinanza emessa ieri e che sarà in vigore dalle 19 di domani alle 6 del giorno successivo, si potrà comunque vedere con i televisori piazzati nei locali, dove però la consumazione di cibo e bevande sarà possibile esclusivamente al tavolo. Per garantire la sicurezza dei cittadini, anche in questo caso soprattutto se arrivasse un successo dell’Italia contro l’Inghilterra, è vietata la vendita di bevande da asporto in contenitori di vetro. Stop inoltre a petardi e fuochi d’artificio. Misure analoghe, in particolare sul no ai maxischermi, sono state prese anche in altre città come Padova, Trieste, Cagliari e Sassari.

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