Il coraggio di Carolina Morace: “Amo mia moglie. Faccio outing per i giovani”

L’ex attaccante e allenatrice di Nazionale e Milan femminile, in occasione della presentazione del suo libro: “L’ho fatto naturalmente per le più giovani e per chi ancora non trova il coraggio di raccontarsi”

Da una parte c’è Carolina, una delle calciatrici più forte di tutti i tempi, e dall’altra c’è lei: Jane. L’amore, la vita, il calcio. “Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia – ha sottolineato – Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più”. Le sue parole in un racconto intenso, di cuore, capace di scardinare ogni logica spazio-temporale del pregiudizio.

PERCHE’ ORA

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Come mai proprio adesso? Si stanno domandando tutti. “Nella vita ci siano dei momenti in cui certe cose diventano naturali e necessarie. Poi, un giorno, le parole nascono con una spontaneità nuova per dare coraggio a chi non lo ha”. La 56enne veneziana ha deciso di “uscire fuori” proprio nel ‘”Coming Out Day”, la giornata riconosciuta a livello internazionale che trasmette l’importanza di comunicare al mondo il proprio orientamento sessuale. Il coming out questa volta viene da uno dei simboli del calcio femminile: un gesto di rilevante importanza per tutte le donne del pallone e non solo. Ha scelto di raccontarsi al Corriere della Sera, che anticipa il libro-confessione “Fuori dagli schemi”, in uscita il 13 ottobre.

IL MOTIVO

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“L’ho fatto naturalmente per loro, per le più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi”. Queste, le prima parole sul perché di queste dichiarazioni. Intervistata dal Corriere, la Morace ha ammesso di amare Nicola Jane Williams, conosciuta diversi anni fa a Tokyo in occasione di un evento organizzato dalla FIFA. “Questo sarà da sprone anche per gli uomini?” Le è stato chiesto. “Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più”.

CONTRO I PREGIUDIZI

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Il calcio è purtroppo un mondo in cui chi si esprime in tal senso viene spesso messo da parte. “Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia- Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più”. Ora il prossimo passo sarà quello di adottare un bambino insieme a Nicola Jane. “Sì, lo desideriamo. Lei ha già una figlia ed è una bravissima madre, mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita. Come mi definisco? Sono una donna che ama una donna”.

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