Il Chievo ora ha le vertigini 2-0 a Pescara e terzo posto

L'esultanza dei giocatori del Chievo Ansa

L’esultanza dei giocatori del Chievo Ansa

Una notte da Champions, poi si vedrà. Meggiorini più Inglese: il Chievo vola alto. Cinica e puntuale con il gol, la squadra di Maran si sbarazza del Pescara (generoso ma spuntato in fin dei conti) e sale in classifica momentaneamente al terzo posto con 13 punti – dietro Juve e Napoli – in zona Champions: roba da far tremare i polsi. Una partita tattica di intensità terribile, decisa dai due attaccanti nell’utimo quarto d’ora, quando ormai i padroni di casa avevano speso quasi tutte le energie disponibili.
RIPARTENZE — L’avvio di partita è tutto di marca gialloblù. Un brutto Pescara concede troppi spazi agli ospiti: già nei primi 10’ Spolli potrebbe centrare il bersaglio di testa, la sua specialità, su due calci d’angolo di Birsa. Poi un retropassaggio corto di Biraghi scatena il contropiede al 12’ orchestrato da Floro Flores e Castro, il cui tiro finale è una deludente telefonata a Bizzarri. La squadra di Oddo si ridesta all’improvviso con un missile di Manaj alzato sopra la traversa da Sorrentino e con un rasoterra di Caprari comodamente bloccato dal portiere del Chievo. Col passare dei minuti i padroni di casa ricominciano ad accarezzare il pallone facendolo girare velocemente: ne trae beneficio Memushaj, pericoloso al 22’ con un bel destro respinto. Un sostanziale equilibrio caratterizza la fase centrale del primo tempo, ma Birsa e compagni, più degli avversari, sono in agguato nei sedici metri, più alti e più concreti del Pescara, pronti ad approfittare del primo errore altrui, come al 37’ quando Verre perde un pallone e per poco Inglese non lo trasforma in gol un assist dell’onnipresente Birsa. E nel finale di tempo Floro Flores pecca d’egoismo ignorando il trequartista sloveno in ottima posizione per calciare a rete.

INIZIATIVA — Nella ripresa il Pescara si fa più intraprendente, sicuro di poter sorprendere con la velocità i giganti gialloblù, ma ogni tentativo s’infrange sul muro gialloblù. Quando ormai la partita sembra incanalarsi sui binari del pareggio, l’ennesimo errore negli appoggi del Pescara spalanca la porta del gol al chievo: Memushaj al 31’ perde palla, ne approfitta Birsa che smista subito il pallone per l’appena entrato Meggiorini che, con grande freddezza, scarta Bizzarri e deposita in rete di destro. Passano 9’ e il Chievo chiude il match, proprio quando il Pescara ha esaurito il carburante. Sull’ennesimo pallone lasciato incustodito (Caprari), Castro s’invola e lancia a rete Inglese, la cui conclusione non dà scampo a Bizzarri. C’è ancora il tempo per un gol annullato a Campagnaro (fuorigioco), poi il triplice fischio: gialloblù in volo, padroni di casa a secco (appena 2 punti nelle ultime 5 gare) ma a testa alta.

Dal nostro inviato Alessio D’Urso 

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