Il Chievo al Tar, il Cosenza freme

ROMA – Atteso per la serata di ieri dopo la discussione nel pomeriggio del ricorso presentato dal Chievo Verona in seguito alla bocciatura di Covisoc e Collegio di Garanzia per inadempienze amministrative, il pronunciamento del Tar del Lazio è annunciato per questa mattina alle ore 10,30. Il giudice monocratico si esprimerà sulla richiesta di sospensiva dei provvedimenti adottati dalla Figc e confermati dal Coni. Se dovessero essere ribadite le esclusioni, il presidente federale Gabriele Gravina procederà con i ripescaggi. È immaginabile che si attenda anche l’esito dei ricorsi delle società di Serie C escluse anche in sede eso-federale per completare gli organici. Da domani, infatti, si discutono quelli avanzati da Carpi e Sambenedettese. Poi, saranno esaminati quelli di Casertana e Novara. Dall’esito di questi contenziosi scaturiranno le squadre che prenderanno parte alla prossima, imminente, stagione di B e C che il Consiglio Federale dovrà ufficializzare. Se i contenziosi non dovessero risolversi, la Figc deciderà come procedere tenendo conto della regolarità dei campionati.

COSENZA FREME – Giornata cruciale, comunque, non solo per il club clivense – a cui in giudizio si è opposta la Federcalcio con una durissima e dettagliata memoria difensiva – ma anche per il Cosenza del presidente Eugenio Guarascio che, come terza interessata, ha già chiesto al Coni di essere immediatamente riammessa in Serie B dopo aver perso la categoria la scorsa stagione in campo come quart’ultima classificata e, dunque,  prima avente diritto alla cadetteria. Difesi dallo studio capitolino Tonucci & Partners, i silani ritengono che la loro partecipazione al prossimo torneo di B dovrebbe essere già stata sancita dalle vicende che hanno portato il club di Campedelli fuori dai giochi a prescindere dall’esito del ricorso in sede amministrativa e chiedono a Via Allegri di procedere in tal senso senza ulteriori ritardi anche a costo di un’eventuale modifica del format se i veneti dovessero avere ragione e mantenere la categoria. Dopo il Tar le ricorrenti potrebbero appellarsi, infatti, al Consiglio di Stato, ma non ci sarebbero più i tempi per rispettare i calendari già stilati di B e Coppa Italia e ci sarebbe spazio solo per eventuali azioni risarcitorie che negli ultimi anni, raramente o quasi mai, hanno trovato soddisfazione anche per evitare di inficiare la programmazione della stagione sportiva. A tal proposito, il presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli ha già annunciato un direttivo di Lega per procedere con la pubblicazione del calendario 2021-2022 non appena la Figc diramerà gli organici.

CASO REGGIANA – A margine di questa vicenda, c’è anche la richiesta di accesso agli atti della Reggiana per verificare eventuali irregolarità nell’ammissione di altri club in B. Un’azione che gli emiliani non reputano solo temeraria nonostante le rassicurazioni della Covisoc.

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