«Il Chelsea mi ha pagato per non raccontare gli abusi sessuali»

«Il Chelsea mi ha pagato per non raccontare gli abusi sessuali»

Si allarga lo scandalo pedofilia nel calcio inglese. Gary Johnson, ex giocatore delle giovanili del club londinese, racconta tutto al Mirrortwitta

LONDRA – Ancora una denuncia, ancora uno scandalo nel calcio inglese. L’inchiesta sulla pedofilia si allarga e ora inizia a coinvolgere anche i grandi club della Premier League. Il Mirror pubblica infatti un’intervista a Gary Johnson, che accusa il Chelsea di averlo pagato per mantenere il silenzio su abusi sessuali subiti negli anni ’70, quando aveva 13 anni e giocava nelle giovanili del club londinese. Un “risarcimento” di 50 mila sterline per non parlare con nessuno di questa storia.

L’ACCUSA – “Milioni di tifosi in tutto il mondo guardano il Chelsea. Si tratta di uno dei più grandi e più ricchi club del mondo. Tutti i fan meritano di sapere la verità su quello che è successo. Nessuno dovrebbe sfuggire alla giustizia“, ha detto Johnson. 

350 DENUNCE, SI ALLARGA LO SCANDALO PEDOFILIA

IL CHELSEA – In un comunicato sul proprio sito, il Chelsea ha spiegato di aver “incaricato uno studio legale di effettuare un’investigazione su un ex dipendente del club negli anni ’70, ora deceduto. La società ha inoltre contattato la FA per assicurarsi che ogni possibile assistenza sia garantita durante l’indagine. Il club informerà la FA qualora dovessero esserci significativi sviluppi. Fino a quel momento, non farà ulteriori commenti su questa vicenda”.

LO SCANDALO – Quasi mille telefonate e segnalazioni, circa 350 vittime già uscite allo scoperto. Nella prima settimana dall’inaugurazione di una linea calda dedicata a ex calciatori che hanno subito abusi sessuali quando ancora erano bambini, il numero di chiamate è stato impressionante. Così significativo – come è stato giudicato dagli inquirenti – da costringere i distretti di polizia di numerose città inglesi a riaprire indagini su vecchie denunce già archiviate. Per il momento “sono solo numeri indicativi“, ha spiegato Simon Bailey, responsabile delle sezione “Child Protection”. “Stiamo lavorando a stretto contatto con la Federcalcio inglese per assicurare una risposta adeguata al crescente numero di vittime, di tutte le categorie calcistiche”, ha dichiarato lo stesso Bailey, che ha rivolto l’ennesimo appello affinché chi finora non ha ancora trovato il coraggio di denunciare le violenze subite, possa finalmente farsi sentire.

Tags: chelseaPremier League

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