Il caso Milan, medaglia d’onore agli Europei: non ha campioni ma li forma

Non ci sono campioni tesserati Milan. Ma ci sono campioni formati Milan. Gianluigi Donnarumma, Manuel Locatelli e Bryan Cristante, tra i protagonisti degli Europei vinti dall’Italia di Mancini, sono tutti cresciuti nel settore giovanile rossonero: i primi due hanno brillato tante volte insieme nelle under come in Prima Squadra, tra gol a Juve e Sassuolo e parate da urlo, il terzo, invece, tra aperture fantastiche e bombe da fuori area era stato gettato nella mischia da Allegri, salvo poi venir ceduto al Benfica. Tutti e tre, in qualche modo, hanno detto la loro in questo Euro2020: Gigio è stato nominato miglior giocatore del torneo, Manuel ha trascinato il centrocampo nella fase a gironi, Bryan ci ha messo lo zampino nel gol del pari di Bonucci contro l’Inghilterra. 

IL ‘CASO’ PESSINA – Potevano segnare il presente del Milan, invece hanno fatto segnare un più a bilancio. Cristante e Locatelli, non ovviamente Donnarumma, andato via a parametro zero, pronto a diventare un nuovo giocatore del Paris Saint-Germain (a cifre a cui il Milan ha detto no, in linea e coerentemente con quanto sta applicando). Tra questi, nella rosa di Mancini campione d’Europa, c’è anche Matteo Pessina, che però non è stato formato dal Milan, in quanto preso da svincolato dopo il fallimento del Monza nel 2015 e girato in prestito a Lecce, Catania, Como e Spezia, ceduto poi all’Atalanta nell’affare Conti. Ma cosa ci dice tutto questo?

STRANO CASO – E’ lo strano caso del Milan, che li forma, li sa scegliere, li valorizza (Pessina a parte), poi per diversi motivi non riesce a trattenerli, per cessioni sbrigative, valutazioni sbagliate in prospettiva (col senno di poi, Pessina nell’affare Conti…), questioni di bilancio, eccetera, eccetera. Non è questione di questa proprietà o un’altra, visto che da Cristante a Donnarumma, chi si è succeduto ci ha messo lo zampino: Cristante è stato venduto da Galliani, Donnarumma non ha rinnovato con Elliott dopo un rinnovo monstre di Mirabelli, che ha ceduto Pessina nell’affare Conti e imbastito l’addio di Locatelli a Sassuolo. 

NUOVO GIOIELLO –  E ora, il Milan, ha un nuovo gioellino azzurrino tra le mani, Tommaso Pobega, che ha iniziato a lavorare agli ordini di Pioli e che piace all’Atalanta. Lì dove è diventato grande Cristante, lì dove è diventato grande Pessina. La storia si ripeterà? Oppure no? Nell’attesa di vedere che piega prenderà il mercato, una cosa è certa: il Milan sa scegliere e formare. E la medaglia d’onore, per questo, sarà sempre sul petto. Chi forma e fa crescere, vedendo i suoi brillare in Europa, ha vinto. 

@AngeTaglieri88

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