Dopo le dimissioni di Mancini, che gli preferiva Florenzi, nemmeno Spalletti ha preso in considerazione il rossonero. Che invece per Pioli è sempre più una pedina basilare
11 settembre – MILANO
Tra i tifosi rossoneri c’è tutto tranne che sdegno. Non tanto per questioni di merito, quanto perché ai loro occhi non avere nemmeno un giocatore del Milan tra i convocati di Spalletti in una Nazionale con diversi esponenti interisti, è quasi “liberatorio”. Dinamiche da rivalità stracittadina, ovviamente, che altrettanto ovviamente diventano più acuminate nella settimana che porta al derby. A tutto ciò va anche aggiunto che nella profonda rimodulazione della propria rosa, il Diavolo ha pescato a piene mani all’estero: uno solo dei dieci acquisti – Sportiello – è italiano. La rosa attuale dice che il 77,7% dei tesserati è straniero. Premesse doverose, che però non danno risposta a una domanda: pur non essendoci un bacino ampio da cui pescare, come mai Calabria è rimasto a Milanello?
poche opportunità
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La domanda è lecita perché pare davvero non ci sia verso di vedere Davide in azzurro. Cioè, di rivederlo, perché comunque in passato l’ha vestito: 7 volte, a partire dall’11 novembre 2020, chiamato da Mancini quando il Milan aveva iniziato la stagione volando (10 vittorie, due pareggi e una sconfitta nelle prime 13 uscite tra campionato e Europa League). Eppure, cambiano i commissari tecnici ma non cambia la sostanza. Mancini nel suo ciclo lungo 61 partite l’ha chiamato, come dicevamo soltanto sette volte, dandogli soltanto due opportunità dal primo minuto, entrambe in Nations League: il 7 giugno 2022 nella vittoria 2-1 sull’Ungheria e una settimana dopo – 14 giugno – nel tracollo 5-2 con la Germania. Fine dell’avventura, almeno per il momento. Nei 29 chiamati da Spalletti il capitano rossonero non c’è, e se alla gente rossonera va bene così – gli infortuni in nazionale è uno degli spauracchi più grandi, e bisogna dire che il Milan spesso ci “dà dentro” in questo senso -, porsi la domanda è lecito.
paradosso
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Va detto che a destra Di Lorenzo è un titolare indiscutibile, e questo appare evidente. E, alla luce dei convocati attuali, in caso di problemi si passerebbe a Darmian. La riflessione semmai è sul fatto che Calabria possa avere o no le qualità per rientrare almeno nel gruppo dei 29. Davide negli ultimi anni ha vissuto qualche paradosso: titolare fisso del Milan scudettato e cliente stabile in Champions, con la fascia da capitano al braccio, ma non considerato a Coverciano. Con Mancini si è arrivati persino al punto che l’ex c.t. preferiva chiamare Florenzi, che di Davide è la riserva in rossonero. Non resta allora che attendere il secondo giro di chiamate da parte di Spalletti per metà ottobre. Intanto, si potrebbe dire beffardamente, l’Italia è in ritiro proprio a Milanello, dove Calabria in queste settimane con Pioli sta diventando una delle armi tattiche più importanti del Milan.
11 settembre 2023 (modifica il 11 settembre 2023 | 15:10)
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