Il Brasile va con super Neymar. E i giocatori dicono sì alla Coppa America

Il fuoriclasse del Psg segna e serve l’assist all’ex milanista Paquetà nelle qualificazioni mondiali. La squadra verdeoro accetta che il torneo si disputi in casa: “Ma siamo scontenti della gestione”

Brilla nuovamente la stella di Neymar. Un gol e l’assist per l’ex milanista Paquetà: 2-0 sul Paraguay ad Asuncion. Così il Brasile rimane al vertice del girone sudamericano delle qualificazioni mondiali. La squadra di Tite allunga il vantaggio con 18 punti, 6 in più sulla seconda Argentina. I verdeoro non vincevano in Paraguay dal 1985. Da allora, due successi dei padroni di casa e due pareggi.

Record eguagliato

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Sesta vittoria di fila nelle prime sei giornate di qualificazioni. Eguagliata l’impresa del mitico Brasile campione del mondo nel 1970 che alle eliminatorie del 1969 aveva vinto tutte le sei partite. Allora era con quattro nazionali mentre adesso tutte le dieci sudamericane si affrontano, andata e ritorno: mancano ancora 12 turni.

Fuori Gabigol

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L’argentino Eduardo Berizzo schiera il Paraguay con Antony Silva in porta; difesa a cinque con Robert Rojas, Gustavo Gomez (ex milanista, ora al Palmeiras), Alderete, Junior Alonso, Arzamendia; centrocampo con Gimenez, Villasanti, Cardozo; tandem di punta Almiron, Angel Romero. Tite fa scendere in campo un Brasile ancor più offensivo rispetto alla vittoria precedente sull’Ecuador. In porta Ederson sostituisce l’ex romanista Alisson; retroguardia con gli juventini Danilo e Alex Sandro sulle fasce, Eder Militão e l’ex giallorosso Marquinhos centrali; a metà campo Casemiro, Fred con Neymar nelle vesti da trequartista, così Paquetà viene escluso dalla formazione iniziale; in avanti Gabriel Jesus, Firmino, che soffia il posto a Gabigol, e Richarlison.

Gol lampo

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Il Brasile mostra subito il biglietto da visita. Al 3’ di gioco, avanza sulla destra Gabriel Jesus, che va sul fondo e crossa rasoterra in piena area: Richarlison manca la conclusione ma Neymar non perdona infilando sull’angolino del portiere. Brasile avanti 1-0. È il 66° gol del fuoriclasse del Psg nelle sue 105 presenze in nazionale. Eguagliati Romario e Zico come miglior cannoniere della storia della nazionale verdeoro alle qualificazioni mondiali: 11 reti ciascuno. Il Paraguay reagisce quasi immediatamente con una cannonata di Alderete che Ederson è prontissimo a deviare in angolo, al 7’. Gara accesa fin dall’inizio con il Brasile più organizzato. Nel recupero del primo tempo gol annullato per fuorigioco a Richarlison.

Paquetà

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Gli ospiti tornano dall’intervallo con Paquetà al posto di Fred a centrocampo. Nella ripresa il Brasile fa valere di più la sua superiorità tecnica e tattica. Neymar, ad esempio, manca per un pelo il raddoppio, al 18’. Alla fine il Paraguay prova disperatamente a pareggiare, la partita diventa più tesa, con più falli, ma i padroni di casa non ce la fanno. E c’è tempo al 47’ per il 2-0 di Paquetà. Scatto di Neymar che lo serve magnificamente: l’ex milanista tira di sinistro dalla destra dell’area, il pallone tocca il palo prima di insaccarsi.

Coppa America

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I giocatori della nazionale brasiliana confermano la partecipazione alla Coppa America che verrà ospitata in Brasile dopo che Colombia ed Argentina hanno rinunciato all’organizzazione del torneo. “Siamo un gruppo coeso, ma con idee diverse. Per vari motivi, umanitari o professionali, siamo scontenti della conduzione della Coppa America da parte del Conmebol, non importa se è stata ospitata tardivamente in Cile o in Brasile”, recita il manifesto dei giocatori pubblicato sui social. “Non diremo mai no alla nazionale brasiliana. Non vogliamo rendere questa decisione politica”. Il governo brasiliano ha garantito l’organizzazione del torneo mentre l’opposizione ha protestato con veemenza a causa della situazione della pandemia. In conferenza stampa Marquinhos ha anche sottolineato che la decisione di disputare o meno la competizione non c’entra con l’allontanamento del presidente Federcalcio brasiliana Rogerio Caboclo, sospeso preventivamente per almeno un mese a causa dell’accusa di molestie sessuali nei confronti di una dipendente dell’organismo. “È una questione delicata ma che non tocca a noi decidere”, ha ribadito l’ex romanista.

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