Il borsino dei rinnovi più spinosi: sale Donnarumma, scende Calha

Progressi costanti nella trattativa tra i rossoneri e il portiere per estendere il contratto. Al contrario, si complica sempre di più la situazione del fantasista che continua ad avere pretese ritenute esagerate

Nel Milan che progetta il futuro non c’è solo la questione Ibrahimovic. Al momento, in casa rossonera s’impongono soprattutto due casi da risolvere quanto prima, quelli legati ai rinnovi contrattuali di Donnarumma e Calhanoglu, entrambi in scadenza a giungo del prossimo anno. La situazione del portiere e del fantasista va risolta quanto prima per evitare brutte sorprese a gennaio, quando entrambi saranno liberi di trattare con altri club disposti a giocare al rialzo. Ecco perché la dirigenza rossonera sta intensificando contatti e trattative con i rispettivi entourage, anche se con esiti al momento differenti. Gli umori e le sensazioni degli ultimi giorni suggeriscono passi avanti per Donnarumma, mentre cresce la sfiducia attorno a un possibile accordo con Calhanoglu.

Gigio vicino al sì

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Su Donnarumma, la novità rispetto a una settimana fa è l’ulteriore avvicinamento tra le parti in causa. Si continua a limare i numerosi dettagli, inevitabili in un contratto importante e complesso come quello che andrebbe a sottoscrivere Gigio. Ma la distanza tra offerta (pari a 6,5 milioni) e richiesta (già scesa a 7,5 rispetto agli 8 iniziali) si sta riducendo progressivamente. Come sempre, l’accordo dovrebbe giungere a metà strada. Sia per la ferma volontà di trattenere il giocatore da parte della società, sia per il desiderio del giocatore, che non ha mai nascosto di voler continuare a vestire il rossonero. Il clima disteso e il comune impegno stanno enormemente facilitando il raggiungimento dell’accordo che potrebbe arrivare a stretto giro di posta, quasi sicuramente entro fine anno. Club e giocatore torneranno a vedersi probabilmente dopo la pausa per gli impegni delle nazionali, il che significa a giorni. Al momento, tutto lascia supporre che per la fatidica stretta di mano manchi davvero poco.

Tira e molla Calha

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Decisamente diverso il discorso che riguarda Calhanoglu, nei confronti del quale aumentano di giorno in giorno i fastidi nei corridoi di via Aldo Rossi. In questo caso le parti restano ancora molto distanti, forse troppo per sperare di giungere a un punto di incontro. Sì perché, a fronte di una proposta iniziale di 2,5 milioni a stagione e di un primo rilancio fino a 3,5 più bonus, il giocatore si sta mostrando irremovibile, non scostandosi dalla richiesta di 6-7 milioni all’anno, cifra che il Milan ha già fatto sapere di non voler nemmeno prendere in considerazione. La dirigenza rossonera non andrà oltre un certo limite, da questo punto di vista ha già messo le cose in chiaro. La sensazione è che dietro l’irremovibilità del fantasista e del suo agente, Gordon Stipic, ci sia il tentativo di giocare su più tavoli, forti dell’interesse manifestato da alcuni club in Spagna, Inghilterra e Italia. Ma il Milan non si presterà al gioco. L’ultima offerta presentata si avvicina molto a quella definitiva, perché ritenuta all’altezza del giocatore e rispettosa dei parametri imposti dalla proprietà in tema di ingaggi. Se Calha non ridurrà le proprie pretese, l’addio sarà inevitabile.

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