Il bollettino Inter: rientra Brozovic, Lautaro senza jet lag, ma la chiave è la testa

Il tecnico conta di recuperare anche De Vrij. Senza Argentina, il Toro non pagherà il solito dazio di stanchezza. Rispetto alla vittoria di gennaio in Supercoppa però l’inerzia si è invertita

Da domani Simone Inzaghi metterà a fuoco la sfida di domenica sera in casa della Juventus. Match diventato decisivo dopo lo sbandamento che ha portato l’Inter da un potenziale +10 sul Milan al 75′ del derby del 5 febbraio all’attuale -6 dai rossoneri, pur col match di Bologna da recuperare. Se le soste precedenti – quella di fine gennaio in particolare – hanno spesso frenato i nerazzurri, questa potrebbe invertire la tendenza in positivo. Non soltanto perché allo Stadium Inzaghi spera di portare la rosa al completo per la prima volta nel 2022.

Il rientro dei nazionali

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Anche la tassa da pagare alle nazionali sembra meno pesante di altre volte. Bastoni, Barella e Calhanoglu vorranno riscattare le delusioni mondiali ma dovrebbero risparmiarsi l’amichevole di domani. Gli altri europei sono impegnati in amichevoli, rientreranno mercoledì per essere a pieno regime giovedì. Correa, Sanchez, Vecino (appena negativizzato, ma martedì notte contro il Cile non ci sarà) e Vidal saranno in gruppo da venerdì. La positività – ormai smaltita – di Lautaro inoltre potrebbe rivelarsi positiva. Il Toro ha sempre pagato i rientri dall’Argentina a ridosso della ripresa del campionato, invece stavolta avrà una settimana intera per lavorare ad Appiano.

L’infermeria

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Occhi puntati su Brozovic e De Vrij. Entrambi non sono andati in nazionale e hanno lavorato in due dei tre giorni di riposo concessi da Inzaghi nel weekend. I rispettivi problemi al polpaccio accusati l’8 marzo a Liverpool sono clinicamente alle spalle. Ora si tratterà di vedere come i due – che si limitano a sedute in palestra – reagiranno al graduale aumento dei carichi. Visto anche che l’assetto difensivo ha tenuto con Skriniar centrale e D’Ambrosio braccetto di destra, il recupero chiave sarebbe quello di Brozovic. Uno che avrebbe problemi relativi anche a livello di tenuta, pur non essendosi allenato a pieno regime nelle ultime tre settimane.

La forma

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Con la miseria di 7 punti nelle ultime sette giornate, la condizione generale dell’Inter non può essere al top. Però i test atletici confermano che Barella e compagni non stanno correndo meno rispetto all’andata. Semmai lo stanno facendo peggio. Pur a ranghi ridotti, aver potuto tirare il fiato con lavori mirati ad Appiano potrebbe fare bene ai nerazzurri. La brusca frenata dell’ultimo mese e mezzo è iniziata proprio dopo la sosta di gennaio. Chissà che questa non produca l’effetto inverso.

La testa

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La chiave rimane quella mentale. L’Inter ora si diverte meno, ha perso leggerezza e fluidità di gioco. Con i risultati negativi sono subentrati apprensione e nervosismo. La corsa in più che fino a gennaio serviva ad aiutare un compagno in difficoltà si è trasformata in braccia allargate a mostrare dissenso. Serve che qualcuno dei senatori alzi la voce. Pensare che in fondo l’obiettivo di inizio stagione era entrare in Champions sarebbe il viatico certo per il quarto posto, Atalanta permettendo… Ma testa vuol dire anche andare allo Stadium senza complessi. Dopo una stagione e mezza di superiorità – anche nel match d’andata l’Inter ha giocato meglio e messo in difficoltà l’avversario con un’intensità superiore, ribadita nel 2-1 in Supercoppa, unica sconfitta del 2022 per i bianconeri -, gli ultimi due mesi hanno rivoltato come un guanto il quadro psicologico. In questo senso sarà importante il ruolo di Inzaghi, che alla Juve ha già fatto più di uno scherzo.

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