Il Benevento sbanca Ascoli, Monza fermato dalla Ternana, la Reggina c’è

Nella quarta giornata di campionato prima vittoria del Lecce, in rimonta sull’Alessandria. Pari tra Perugia e Cosenza

Il Benevento vince ad Ascoli per 2-0 e condanna i bianconeri alla prima sconfitta stagionale. Un successo maturato nel primo tempo che dà alla squadra di Caserta i tre punti che mancavano dalla prima giornata: i sanniti salgono quindi a quota 7, attualmente all’ottavo posto. Vince anche la Reggina, che si prende la quinta piazza grazie al 2-1 sulla Spal, e conquista i primi tre punti del campionato il Lecce (3-2 all’Alessandria) in una gara spettacolare: vantaggio dei salentini, rimonta dei grigi e controrimonta giallorossa tra l‘87’ e il 96’. Prima vittoria in campionato per la squadra di Baroni, che sale a cinque punti. Pareggia invece il Monza, fermato dalla Ternana in pieno recupero sull’1-1, stesso punteggio di Perugia-Cosenza. Alle 16.15 Vicenza-Pisa (con una vittoria i nerazzurri sarebbero soli in testa), alle 18.30 chiude il programma di giornata Cittadella-Pordenone.

Il Benevento la chiude in dieci minuti, tra il 15’ e il 26’: lancio dal fondo di Foulon, Sau entra in area, sembra perdere il tempo giusto girandosi su Avlonitis, poi conclude forte sul primo palo e batte Leali. Poco dopo ancora Foulon mette un cross perfetto dalla sinistra su cui Roberto Insigne si fionda per il raddoppio.

I salentini la sbloccano al 13’ con Tuia, che stacca di testa su calcio d’angolo di Majer e batte Gabriel. Tempo due minuti e i grigi pareggiano con Corazza, che infila Gabriel con un potentissimo destro a incrociare. Al 57’ i piemontesi vanno avanti con Ba, che di testa gira in porta un cross dalla destra di Mustacchio, ma pochi minuti dopo rimangono in 10 per un doppio giallo a Di Gennaro. All’88’ Pablo Rodriguez pareggia i conti con un destro a giro perfetto da fuori area. Al 95’ Coda segna il gol del 3-2, convalidato dopo qualche minuto dal Var per un presunto tocco di mano dell’attaccante.

È la prima gara del pomeriggio a sbloccarsi, e il gol è un vero gioiello: al 5’ Mota Carvalho prende palla dai 25 metri, viene lasciato libero di controllare e prendere la mira, poi infila Iannarilli con un siluro all’incrocio dei pali. Poco dopo Gytkjaer spreca incredibilmente, a porta vuota, la palla del 2-0. Al 95’ il pari degli umbri: cross di Palumbo dalla trequarti, Donnarumma fa la sponda per Capone che di destro batte Di Gregorio sul primo palo.

La gara si sblocca al 51’, con Rosi che stacca di testa su angolo di Burrai e batte Vigorito. Al 67’ i calabresi pareggiano con Situm, che in area raccoglie un cross dalla sinistra, si accentra e la mette all’angolino, dove Chichizola non può arrivare. All’85’ Palmiero, già ammonito, stende Burrai e si becca il secondo giallo.

Al 15’ il gol amaranto: calcio d’angolo dalla destra, la difesa spallina non riesce a rinviare ed Hetemaj, che se la ritrova sui piedi, è lesto a battere Demba Thiam. Al 32’ Stavropoulos atterra Mancosu in area e l’arbitro fischia rigore. Micai respinge la conclusione di Esposito dagli undici metri, ma il Var interviene e fa ripetere (Cionek, entrato in area prima della battuta, aveva spazzato la deviazione del suo portiere). Esposito sceglie lo stesso angolo, Micai va dall’altro lato e la Spal pareggia. Al 68’ Montalto, appena entrato, riporta avanti i suoi con un bolide di sinistro sul primo palo, imprendibile per il portiere della Spal.

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