Il Barcellona prepara la festa: 1-0 all’Atletico Madrid

BARCELLONA (SPAGNA) – Fondamentale passo verso la conquista del 27º scudetto per il Barça, che dopo il mini passaggio a vuoto, coinciso con due desolanti pareggi a reti bianche contro Girona e Getafe, torna alla vittoria contro un lanciatissimo Atletico Madrid, che veniva da sei vittorie di fila in Liga. A decidere la gara ci pensa Ferran Torres, che va a segno al termine del primo tempo. Successo che permette ai catalani di rispedire a 11 punti di distanza il Real, quando ormai mancano 8 giornate al termine del torneo.

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Rete pesantissima

Neanche il tempo di prendere atto dell’assenza dell’ultimo minuto di Koke nelle file dell’Atletico, che il grande ex Griezmann coglie  subito una clamorosa traversa, con Ter Stegen completamente fuori causa. Scampato il pericolo, il Barça, che ritrova dal primo minuto Frenkie de Jong dopo un mesetto di stop, inizia a tessere gioco. Particolarmente attivo Lewandowski, che varcato il quarto d’ora s’inventa un grande assolo, fermato alla disperata da Mario Hermoso. Il polacco, poco dopo, libera con uno spettacolare colpo di tacco Ferran Torres, che però fallisce l’assist apparentemente facile per il liberissimo Raphinha. L’Atletico reagisce con un tiro a botta sicura del pimpante Griezmann, respinto dal reattivo Ter Stegen. Si arriva così agli ultimi scampoli della prima frazione e al vantaggio del Barça, che sblocca il risultato con un rasoterra chirurgico di Ferran Torres, liberato dall’ottimo Raphinha. 4º gol in Liga per l’ex Valencia e City.

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Distanze ripristinate

La ripresa si apre con due timidi tentativi di Lewandowski e Ferran Torres che non impensieriscono più di tanto Oblak. Attorno all’ora di gioco, Simeone si gioca le carte Pablo Barrios e, soprattutto, Morata, che rilevano Witsel e Angel Correa. Xavi reagisce immediatamente inserendo Eric Garcia e il redivivo Pedri per Marcos Alonso e Ferran. Pochi istanti dopo, un’incursione di Gavi si chiude con un diagonale fuori di un nulla. Poi, lo stesso Gavi e Raphinha sprecano altre due chiare occasioni ravvicinate per il raddoppio. Cambio di fronte e Griezmann ci prova di tacco, ma Ter Stegen non si fa sorprendere. Non c’è tregua e l’egoista Lewandowski, solo davanti Oblak, calcia malamente sul fondo invece di servire Raphinha, che l’accompagnava e si trovava dietro la linea del pallone. Nel finale, la gara si scalda e piove una raffica di ammonizioni. Saranno ben undici i cartellini gialli dell’intero incontro, dieci dei quali tutti concentrati nella ripresa. Il risultato non cambia più. Vince di misura il Barça, che mantiene la porta di Ter Stegen immacolata per la 23ª volta. Scudetto sempre più vicino per i blaugrana.

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