Il 48 di piede, la carbonara, gli allenamenti e… Salernitana, ecco il bomber Simy

Il centravanti nigeriano torna in Serie A dopo i 20 gol dell’ultima stagione a Crotone. Tra allenamento e qualche curiosità, conosciamolo meglio…

Lunghe leve e altezza da cestista, con i suoi 198 centimetri. Nato per segnare ma spesso sgraziato, ogni tanto scoordinato ma quasi sempre efficace. Simeon Tochukwu Nwankwo all’anagrafe, un po’ per tutti Simy. Il nuovo uomo dal sapore di gol della neopromossa Salernitana, arrivato in Campania per sgusciare tra le difese della Serie A e comandare in area di rigore, come fatto l’anno scorso grazie alle 20 sorprendenti reti messe a segno con la maglia del Crotone, penultimo e retrocesso.

Chi è Simy

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Il primo a chiamarlo Simy fu il collaboratore canadese del suo procuratore Sam Udegbunam (“Non riusciva a pronunciare il mio nome, Tochukwu”) e con il calcio cominciò a 4 anni, con un pallone regalato da papà ( “Ci giocavo ovunque e in qualsiasi momento” ). Nato il 7 maggio del 1992 a Onitsha, città commerciale sulla riva sinistra del fiume Niger, il nuovo attaccante della Salernitana inizia la sua carriera da calciatore in patria, con il Guo FC, per spostarsi in seguito nelle giovanili della Portimonense, in Portogallo, prima dell’esperienza al Crotone e dell’approdo in Calabria, terra che diventa per lui e per la sua famiglia una seconda casa. In Italia si distingue per gol e… piedi, come raccontato in un’intervista a Sportweek dello scorso maggio: “Con la scarpa da calcio porto 48 e due terzi , con quella normale oscillo tra un 47 e un 46″. Questione di stabilità.

Quel gol alla Juve…

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L’ultimo anno è stato per lui il più importante, anche se il centravanti si era fatto già conoscere dalla Serie A nelle stagioni 2016-17 e 2017-18, con i primi gol e una figurina appiccicata sull’album dei ricordi, quella della spettacolare rovesciata contro la Juventus nell’1-1 dell’Ezio Scida, aprile 2018. Un capolavoro balistico con linguaccia-dedica a chi lo aveva criticato per mancanza di tecnica e un pensiero a confermare l’importanza del gesto: “Mi ha cambiato la vita. Quel giorno ho preso più consapevolezza e fiducia in me stesso, ho capito che potevo fare gol a chiunque”.

Record e curiosità su Simy

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E ha continuato a farli, diventando – con 62 reti in 151 presenze – il miglior marcatore della storia del Crotone e l’unico africano a segnare per sei giornate di fila in campionato (superando la leggenda George Weah, fermo a 5). Simy è anche il nigeriano ad aver segnato di più in una stagione di Serie A, superando gli 11 centri dell’ex Inter Martins (ma senza capriole). In Italia non ha mai sbagliato un rigore – mettendone a segno 11 su 11 tra A e B – ed è l’unico africano riuscito a segnare 20 reti in un solo campionato nella massima serie (insieme a Samuel Eto’o, arrivato a quota 21 nel 2010-11) e a vincere una classifica marcatori a livello professionistico in Italia (Serie B 2019-2020). E a tavola? Pochi dubbi sulla cucina calabrese, come raccontato in un’intervista a Sky: “Si mangia benissimo, ma il mio piatto preferito è la carbonara semplice”.

L’allenamento di Simy

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Nonostante la retrocessione con il Crotone, l’attaccante ha chiuso la propria annata con un bottino di 20 reti in campionato. Un bilancio ottimo dal punto di vista personale, ma che non lo ha portato comunque a rilassarsi troppo durante l’estate, passata con il giusto equilibrio tra relax e allenamenti.

Durante la pausa, il nuovo giocatore della Salernitana ha continuato a lavorare – supportato dai consigli del personal trainer Piero Ighina – in palestra (per esempio con la pectoral machine, per potenziare la parte superiore del corpo) e all’aperto (tra corse in strada, sedute di lavoro aerobico sulla sabbia ed esercizi come squat e wall sit , fondamentali per il tono muscolare). Non sono poi mancati lavori con fitball ed elastici, utili a migliorare la stabilità del core e le capacità propriocettive, elementi importanti per una struttura fisica come la sua. Per mettere i muscoli al servizio del gol, anche a Salerno.

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