Iker Bravo, cresciuto nel Barça e prenotato dal Real Madrid

La fuga dalla cantera del Barcellona, la firma con il Bayer Leverkusen, il debutto in Bundesliga (undici minuti contro l’Hertha) e poi il passaggio al Castilla, società gemella del Real Madrid. Tutto nel giro di un anno, tra luglio del 2021 e la scorsa estate. Iker Bravo può creare l’ennesimo strappo tra Joan Laporta, presidente blaugrana, e Florentino Perez, il grande capo dei blancos. E’ un centravanti, è nato nel 2005 e ha quasi diciotto anni: li festeggerà il 13 gennaio. Ha lasciato la Masia, non aveva il contratto, la trattativa con i dirigenti catalani si era bloccata. In Germania si è fatto apprezzare, il tecnico Gerardo Seoane lo ha lanciato in campionato.

L’INTRIGO – Iker Bravo stato inserito nella squadra ideale dell’Europeo Under 17 che si è svolto a maggio in Israele, due gol e un assist con la nazionale di Julen Guerrero, ex numero dieci e capitano dell’Athetic Bilbao. E così il Real Madrid, con l’aiuto del Castilla, ha trovato la strada per riportarlo in Spagna. Prestito con diritto di riscatto: ecco la formula concordata con il Bayer Leverkusen. Una storia di rivalità e dispetti, quella tra il Barça e il Real: Iker Bravo, nella sua fascia d’età, è il centravanti più promettente del calcio spagnolo. Un metro e 84, destro naturale, due gol in Primera Federacion (l’equivalente della serie C) per il ragazzo di Sant Cugat del Vallès, in Catalogna. Nel Castilla ha trovato una guida speciale: il suo allenatore, ora, è Raul, 323 reti con i blancos. Una ragione in più per restare a Madrid.


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