Idee di formazione e… una grigliata: così il Milan prepara il match-verità

Clima sereno e pranzo all’aperto con Maldini, Massara e Gazidis. Pioli pensa a un cambio rispetto alla gara col Cagliari: rischia Brahim Diaz

Fuori dal campo è tutto un susseguirsi di ragionamenti, teorie, domande senza risposta: che Atalanta giocherà contro il Milan domenica sera? Concentrata e carichissima per centrare il secondo posto? Stanca e arrabbiata con la Juve dopo la finale persa di Coppa Italia? È il momento delle chiacchiere, è normale che lo sia: al big match di Bergamo mancano ancora tre giorni, quindi c’è spazio per ogni sorta di pensiero in libertà. A Stefano Pioli, però, tutto questo interessa pochissimo: lui deve preoccuparsi solo della sua squadra, del suo Milan, senza aspettarsi regali. La prima missione del tecnico è rialzare il morale generale, dopo il match-point sprecato col Cagliari. La seconda è squisitamente tattica: scegliere gli uomini più adatti a mettere in difficoltà la Dea.

Grigliata

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Questo Milan, Pioli lo ripete sempre, è formato da un gruppo di ragazzi di carattere: sbagliare una partita ci può stare, per quanto importante possa essere, ma le prestazioni negative in genere non lasciano grossi strascichi psicologici. Si reagisce in fretta. Al match-verità con l’Atalanta, dunque, ci si avvicina con fiducia e con qualche sorriso, figlio della voglia di fare gruppo. Anche coi dirigenti, presenti a Milanello nel momento più delicato della stagione: oggi, invece del solito pranzo al ristorante al chiuso nel centro tecnico, grigliata all’aperto con Maldini, Gazidis e Massara. Piccole cose, ma aiutano a compattarsi a caccia degli obiettivi.

Rischia Brahim

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Poi ci sono le scelte di formazione, ovviamente. Determinanti, perché mai come stavolta è vietato sbagliare. Rispetto alla partita col Cagliari, al momento all’orizzonte c’è una sola possibile novità: Brahim Diaz potrebbe uscire dall’undici titolare a vantaggio di Rafael Leao. Scelta che nascerebbe dalla caratteristiche particolari della difesa atalantina, ma c’è ancora tempo per cambiare idea: i prossimi allenamenti, grigliata o no, saranno decisivi.

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