Icardi 50: meglio di Ronaldo “Segnare è il mio mestiere”

Meglio del Fenomeno. E decisivo, almeno quanto lui. Meglio, perché Maurito Icardi stasera ha firmato il 50° gol in Serie A con la maglia dell’Inter, uno in più di Ronaldo. Decisivo, perché proprio quel sigillo che vale il sorpasso sul brasiliano che faceva impazzire San Siro è il sigillo del ribaltone finale a Pescara, quello che vale i primi 3 punti in campionato, quello che per i tifosi nerazzurri ad oggi vale molto di più di una magia del Fenomeno, visto come si stavano mettendo le cose…

killer — Non avrà le qualità tecniche del dentone arrivato a Milano nel ’97, ma Maurito continua a esercitare con grande profitto il mestiere del cecchino dell’area di rigore: due-tre palloni a partita buoni per segnare? Lui ne sbaglia al massimo uno solo, il resto lo trasforma in gol (“Toca 3 mete 2”, per dirla con Wanda su Instagram). Medie altissime (i gol al Pescara sono 5 in 2 partite), anche se non ancora ai livelli dello stesso Ronaldo, che in A con l’Inter ne ha fatti 49 in 68 presenze (contro i 50 in 94 di Icardi). In ogni caso, il ragazzo di Rosario è prezioso quanto Ronnie: senza di lui, De Boer sarebbe già in discussione, e con la Juve alle porte.

niente mal di pancia — Ai microfoni del post partita lui fa il modesto – “Il merito di questa vittoria è di tutta la squadra, che ha lottato fino all’ultimo minuto. Abbiamo avuto tante occasioni, ma il pallone non entrava: sono contento che alla fine siano arrivati i miei due gol” – ma sa benissimo quale sia il suo peso specifico in questa Inter ancora in fase di costruzione: basta andare a rivedere gli errori di Palacio a due passi da Bizzarri prima di quel pallone controllato male da Gyomber e trasformato in gioco da 3 punti da Maurito. Sa quanto vale, Icardi, ma l’estate dei mal di pancia sembra già alle spalle: “Il rinnovo? Ho parlato con la società, si è sistemato tutto e sono tranquillo. Stiamo facendo quello che ci chiede l’allenatore , abbiamo disputato una partita di grande intensità e, alla fine, questo atteggiamento ci ha ripagati. Dediche per questi due gol? No, nessuna in particolare: segnare è il mio mestiere”.
ora la juve — Domenica a San Siro arriva la Juve, che proprio grazie alla doppietta di Icardi è lontana “solo” 5 punti: “Che Inter-Juve sarà? La Juve è la squadra da battere – dice l’argentino – è quella che ha vinto negli ultimi anni e sarà molto dura. Si sono rinforzati, ma anche da noi sono arrivati grandi giocatori. Vedremo come andrà”. Contro i marziani ci sarà da curare ogni dettaglio. Non si sa mai: se alla BBC dovesse sfuggire qualche pallone in area…

 Gasport 

Precedente Serie A: Totti dice Roma, Juve e Napoli avvisate. Milan in crisi, Inter ok Successivo De Boer, il cambio è triplo "Ci ha portato la vittoria"