Ibrahimovic lancia la sfida alla Juve: “Scudetto? Il Milan è al top”

“Siamo in una forma incredibile, stiamo facendo davvero bene. Ma non abbiamo ancora vinto nulla, questo dobbiamo tenerlo bene a mente”. Zlatan Ibrahimovic si racconta in un’intervista alla BBC e candida il Milan come squadra da battere nella lotta scudetto. Lo svedese è ben consapevole del momento d’oro che sta vivendo il club rossonero e si racconta, spiegando dove trova le motivazioni per continuare a giocare ad altissimo livello“Continuerò a giocare finché potrò continuare a fare quello che sto facendo ora. Devo solo mantenere una buona condizione fisica, poi il resto si risolverà da solo. Se giochi bene, se porti risultati allora sei ancora ad un livello top. Ma appena non riesci più a fare la differenza allora ci sarà qualcuno pronto a sostituirti”.

La sfida “impossibile” di Ibrahimovic

Ibra non pensa al ritiro. Del resto, la carta d’identità può dire quel che vuole ma il campo testimonia che lui fa ancora la differenza. Lo sa bene il Milan che adesso vince anche senza di lui, ma che è risalito anche grazie al suo aiuto. “La prima volta che sono venuto, il Milan era in lotta per il titolo, dopo tanti anni sono tornato per riportare la società e la squadra ai vertici del calcio. È una sfida diversa, che mi piace: quando dicono che è troppo difficile, che è quasi impossibile, è lì che mi sento vivo”.

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In rossonero con i Maldini

L’infortunio al ginocchio riportato a Manchester e poi l’avventura nella MLS statunitense facevano pensare a una carriera sul viale del tramonto ma il ritorno al Milan ha cambiato le carte in tavola. “Mi piace questa pressione, non voglio stare qui per quello che ho fatto in passato: sono qui per quello che faccio ora. È questa la pressione che mi metto addosso. Qualsiasi cosa abbia fatto prima non importa, ogni giorno devo dimostrare chi sono. Ecco perché ogni giorno tiro fuori il meglio da me stesso. Ho molta esperienza, non sono lo stesso giocatore di 5 o 10 anni fa, il fisico cambia. Non corro come prima, ma corro con maggiore intelligenza”. E poi il sogno: “In Italia ho giocato contro Paolo Maldini e ora sto giocando con suo figlio, Daniel. Spero di poter giocare anche con il figlio di Daniel, sarebbe un miracolo”.

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