Ibrahimovic e Mihajlovic insieme per Milan-Bologna: Zlatan show sui social

Sinisa Mihajliovic torna a casa sconfitto con il suo Bologna dal campo del Milan campione d’Italia, dove lo scorso aprile aveva rimediato uno 0-0 che rappresenta tuttora l’ultima gara casalinga senza gol realizzati dai rossoneri.

Milan-Bologna, standing ovation per Mihajlovic

Il tecnico serbo ha però fatto il pieno di emozioni nella serata di San Siro, tra pre e post partita. Alla lettura del suo nome da parte dello speaker, infatti, i tifosi rossoneri hanno tributato un lungo e sentito applauso, accompagnato da una standing ovation, all’allenatore del Bologna, sulla panchina del Milan tra giugno 2015 e aprile 2016.

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Mihajlovic e i sorrisi con Ibrahimovic e Maldini

Durante il riscaldamento, inoltre, Mihajlovic si è intrattenuto a lungo a chiacchierare con Paolo Maldini e con l’amico Zlatan Ibrahimovic, tra pacche sulle spalle e risate, prima di assistere alla prestazione della propria squadra, a lungo in grado di tenere testa agli avversari pur senza quasi mai riuscire a pungere dalle parti di Maignan.

Ibrahimovic-Mihajlovic, dallo scontro all’amicizia: “Zlatan è il mio fratello minore”

Al termine della gara, poi, lo stesso Ibrahimovic ha pubblicato una Story sul proprio profilo Instagram per fotografare proprio la chiacchierata con Mihajlovic: emblematica la foto dei due con in mezzo un cuore, a simboleggiare il forte legame di amicizia che li lega. E pensare che tra Ibra e Miha era iniziato tutto con un celebre scontro durante uno Juve-Inter del 2005, quando lo svedese rifilò una testa all’allora difensore dei nerazzurri. Mihajlovic, intervistato da Sky Sport dopo la gara di San Siro, ha ricordato l’episodio, ma anche il tentativo di convincere Zlatan a firmare per il Bologna prima del ritorno al Milan del gennaio 2020: “Ibrahimovic è il mio fratello minore. Ci vogliamo molto bene anche se ad inizio carriera abbiamo avuto qualche scontro perché siamo due teste calde, poi abbiamo imparato a conoscerci e siamo diventati molto amici. Una volta mi disse che avrebbe fatto qualunque cosa per me allora lo chiamai e gli dissi ‘se è così vieni al Bologna che ci divertiamo’. Ma alla fine ha giustamente scelto il Milan“.

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