Ibra sanremese: come si organizzerà? Ipotesi allenamento in Riviera

Per evitare la spola continua tra Liguria e Lombardia, Zlatan potrebbe optare per sedute personalizzate in loco, rientrando a Milano solo per la partita con l’Udinese

Al momento è solo un’ipotesi, perché la gestione logistica dell’Ibrahimovic “versione Festival” comincerà a delinearsi davvero a partire dalla prossima settimana, con le prime riunioni operative tra Milan e Rai. Zlatan che si allena in Riviera, però, è l’opzione più probabile al momento, l’idea in vantaggio sulle altre. Con un preparatore dello staff rossonero ad assisterlo, anche se Ibra conosce il proprio fisico nei dettagli (l’ha detto anche Stefano Pioli dopo Milan-Crotone, sottolineando la precisione dello svedese nel fare gli esercizi che prevengono gli infortuni e nell’alimentarsi correttamente, per estendere la sua incredibile longevità atletica).

Pro

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I vantaggi di un Ibra totalmente sanremese dal 2 al 6 marzo – fatta eccezione per la sfida con l’Udinese a San Siro – sono molti. La distanza tra Sanremo e Milano è notevole, oltre 300 km: spostarsi in auto con un’autista personale sarebbe pesante, ma anche continui viaggi avanti-indietro per via aerea risulterebbero alla fine piuttosto stressanti. Anche perché le serate del Festival scollinano sempre la mezzanotte. Allenarsi nell’inverno più mite della Riviera, alternando gli impegni atletici a quelli di palcoscenico, è uno scenario senz’altro più comodo per il fisico del 39enne fuoriclasse rossonero.

Contro

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Qualche svantaggio, indubbiamente, c’è. Che Ibra sia “un’eccezione in tutti i sensi” l’ha ribadito l’a.d. Gazidis e lo spogliatoio rossonero lo sa bene, quindi è impossibile che qualche compagno di squadra alzi il sopracciglio per il trattamento speciale a lui riservato in quella settimana. È più un problema di preparazione tattica delle partite, semmai: quella del 3 marzo a San Siro con l’Udinese e quella del 7 marzo a Verona. Restando in Liguria, Zlatan non avrebbe modo di testare coi compagni in partitella le indicazioni di Pioli, e le eventuali novità. Ma l’intesa coi compagni d’attacco è solida da tempo. Il resto lo fa l’esperienza, più forte anche della distanza.

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