Ibra, ritorno vincente: assist e la sua Svezia piega la Georgia

Zlatan, nello stadio dove segnò il primo gol in nazionale 20 anni fa, manda in rete Claesson per l’1-0 che decide il match. In campo per 85’. Infortunio per il doriano Ekdal

Anche in punta di piedi fa rumore. Palla a Ibra e qualcosa combina. Andava così vent’anni fa e si ripete oggi, sempre a Solna, stadio del suo primo gol in nazionale nel 2001 (Svezia-Azerbaigian 3-0). Si chiamava “Rasundastadion”, oggi è la “Friends Arena”, ma la notizia resiste al tempo e non invecchia: Ibrahimovic ancora decisivo. Stavolta con l’assist per l’1-0 di Claesson contro la Georgia.

Zlatan stoppa la sfera di petto e serve l’esterno del Krasnodar che segna con un destro al volo (35’). Gol, sorrisi e tre punti importanti in chiave Qatar 2022: dopo il gol tutti ad abbracciare Ibra poi, di nuovo a casa dopo 5 anni e 1737 giorni dall’ultima volta (Svezia-Belgio 0-1 a Euro 2016). Altro Zlatan ora, nessuno show da sfoggiare, ma un assist al bacio per vincere. Semplicità al potere.

che assist

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La Svezia batte 1-0 la Georgia e si guadagna i primi tre punti del girone di qualificazione al prossimo Mondiale. Andersson disegna un 4-4-2 con Ibra prima punta accanto a Isak e Kulusevski esterno destro. Bella partita per il fantasista bianconero, pericoloso al 13’ con un sinistro a giro deviato in angolo da Loria e insidioso per tutto il match. Strappi, assoli, diversi guizzi sulla fascia. Alla mezzora scambia due volte con Ibra e serve Isak, ma l’attaccante della Real Sociedad controlla e calcia male. Dopo un tacco volante senza esito, Ibra controlla in area un pallone e serve Claesson. Tocco vincente e nono gol in nazionale per Viktor. Non è finita: Isak ha un paio di occasioni per raddoppiare – soprattutto al minuto 24, sinistro dai 12 metri – ma Loria salva la Georgia del c.t Willy Sagnol.

buona intesa

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Squadre in campo e colloqui fitti. Prima del fischio d’inizio, Ibra si ferma a parlare a centrocampo con Kulusevski (classe 2000) e Isak (1999). Tra il gigante Z. e i due baby talenti ci sono vent’anni di differenza e più di 500 gol, quindi ogni consiglio è oro colato. L’intesa si dimostra buona: Kulusevski inventa da destra col mancino, Isak ruota intorno a Ibra e sfrutta gli spazi. Zlatan, come da copione, attira i difensori e libera il compagno. Nella ripresa succede poco: la Georgia manca l’1-1 con un colpo di testa di Gvilia in area (60’). Mira sbagliata e palla fuori. Unica nota stonata per Andersson: l’infortunio di Albin Ekdal, centrocampista della Samp entrato al 68’ e uscito 7’ dopo per un problema fisico (dentro Svanberg del Bologna). Ibra nella ripresa si vede poco (ammonito al 54’), ma gioca quasi tutta la partita e affina l’intesa coi compagni. Sostituito dopo 85’ dall’ex Palermo Robin Quaison. Subito dopo un grande intervento di Nordfeldt a salvare l’1-0: manona decisiva su Kvilitaia e risultato in cassaforte a 6’ dalla fine. Ora appuntamento a domenica per Kosovo-Svezia (20,45). Buona la “prima” per Zlatan.

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