Ibra: “Ritiro? Non è il momento. Non voglio avere rimpianti”

Zlatan alla Cnn: “Il giorno in cui rallenterò, voglio che le persone intorno a me siano oneste e me lo dicano. Allora sarò realista. L’infortunio? Mai sofferto così tanto”

Smettere di giocare? “Non ci siamo ancora”. Parole e musica – per se stesso e per tutti i suoi tifosi – di Zlatan Ibrahimovic, che in un’intervista alla Cnn ha parlato a lungo di sé e, ovviamente, del suo futuro. “Ho una grande passione per il mio gioco. Ora ho una situazione diversa con la mia età e con i compagni di squadra, ma mi godo ogni giorno perché penso che, quando smetti di giocare a calcio, ti mancherà così tanto che non vorrai avere rimpianti dicendo che avresti dovuto continuare a giocare”.

Realismo

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Gira e rigira, il tasto dolente è sempre quello. L’ansia sul dopo. Su ciò che accadrà una volta presa la fatidica decisione. “Voglio essere in salute e, fin quando sarò a quel livello, continuerò a giocare per vedere fin dove posso arrivare. Finché riuscirò a produrre risultati, continuerò a giocare. Il giorno in cui rallenterò, voglio che le persone intorno a me siano oneste e dicano che sto rallentando, e allora sarò realista. Sto cercando di rimanere al livello di questi giovani ragazzi lavorando sodo. Ho questa spinta, voglio migliorare ogni giorno. Se non lavoro abbastanza duramente, non mi sento bene. E’ questa la mia mentalità. E penso che questo ti porta lontano, ti porta a un livello in cui sfidi il tuo corpo perché si tratta di sfidare te stesso. L’infortunio? Ho svuotato il ginocchio una volta alla settimana per sei mesi. Antidolorifici ogni giorno per sei mesi. Ho dormito a malapena per sei mesi a causa del dolore. Mai sofferto così tanto dentro e fuori dal campo”.

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