Ibra punzecchia Lukaku: “Se vuol venire è benvenuto”

A poche ore dall’esordio sul palco dell’Ariston Zlatan si scatena in conferenza stampa: “Più facile fare gol che stare al Festival, ma se sbaglio… nessuno mi può giudicare”

“Sicuramente è più facile fare gol. Questo non è il mio mondo ma sono in buone mani con Amadeus e Fiorello, e non sono preoccupato. Se sbaglio nessuno mi può giudicare perché non è il mio mondo, se faccio bene meglio perché così avrò un lavoro quando smetto”. A poche ore dall’esordio sul palco del Teatro Ariston Zlatan si scatena in conferenza stampa: “Sicuramente ci divertiremo”. E sull’infortunio: “Il programma è sempre uguale. Sono stato sfortunato ad avere una piccola lesione, ma il programma del festival non cambia”.

E se Amadeus riuscisse a portare sul palco anche Lukaku? “Se vuol venire, è benvenuto. Quello che succede in campo, finisce in campo, non c’è nessun problema”. Nessun timore per il duetto canoro con Mihajlovic: “Spero che non sappia cantare, così saremo allo stesso livello”. Incontenibile Ibra quando gli chiedono se Berlusconi da presidente gli avrebbe dato il via libera per il Festival: “Sicuramente sì, perché mi vuole troppo bene. Anche se mi ha mandato via, a Parigi”.

La risposta a Lebron

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Ibra ha parlato anche della polemica con LeBron James, sul ruolo di un atleta nella politica: “La politica divide il mondo, lo sport unisce il mondo. Il calcio unisce atleti da ovunque, facciamo quello che facciamo per unire, era questo il messaggio. Atleti devono fare atleti e i politici devono fare i politici”. Nessuna preoccupazione per la fede interista di Amadeus e Fiorello: “Lo so che sono interisti, me lo ricordano ogni giorno – li liquida con una battuta -. Per sei mesi prima non dicevano nulla…”.

L’obiettivo

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E se anche Sanremo non è il suo palcoscenico, Zlatan ha già puntato un obiettivo: “Voglio dare indietro all’Italia quello che mi ha dato, non solo nel calcio. E’ arrivata l’opportunità di fare il Festival, ho chiesto e mi hanno detto che è la più grande cosa che c’è in Italia: e allora lo facciamo. Amadeus mi ha chiamato perché vuole spaccare tutti i record e io mi presento”. Il compenso di Ibrahimovic andrà al mondo della solidarietà: “Sono qui per gratitudine verso un Paese che mi ha dato tanto”. In fondo Sanremo sarà solo una prova generale: “Sono stato a Los Angeles due anni, poi sono scappato quando mi ha chiamato il Milan. Ma mi incuriosisce molto il mondo del cinema, è un mondo in cui voglio entrare per capire se posso fare bene anche li”.

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