Ibra, nel mirino altri super traguardi: ora punta il 500 e il 600…

Il bomber del Milan non si ferma più ed è vicinissimo a due incredibili numeri per gol e presenze

A forza di sfidare le leggi della longevità, inevitabilmente piovono record. Cifre da inseguire, traguardi con numeri talmente rotondi da far girare la testa. E il bello è che Zlatan Ibrahimovic non ha alcuna intenzione di fermarsi, come ha confermato la sontuosa prestazione di Cagliari, marchiata a fuoco con una doppietta decisiva a quasi due mesi dalla precedente apparizione da titolare in campionato. Ibra, quello che per la prima volta nella sua carriera europea ha trovato il gol in nove partite di fila da titolare; quello che con 1,5 gol a partita ha la media realizzativa più alta nei principali tornei in Europa (si è dovuto inchinare anche Lewandowski); e quello che ha superato il bottino di gol dello scorso campionato col Milan (12 a 10), giocando 10 partite in meno. La partita della Sardegna Arena ha detto tutto questo, ma attenzione a ciò che deve ancora venire. Zlatan infatti ha due numeroni nel mirino: il 500 e il 600. Vediamoli insieme.

500

—  

Cinquecento come i gol in carriera in tutte le competizioni, fra nazionali e internazionali. Ebbene, Z veleggia a quota 498 per un ciclo fantastico iniziato il 30 ottobre del ‘99 con il primo centro tra i professionisti, con la maglia del Malmoe al Vastra Frolunda. Con la squadra della sua città ha chiuso a quota 18, abbastanza da destare l’appetito dell’Ajax. In Olanda ha trascorso quattro stagioni, chiudendo con 48 reti. Poi, le prime avventure italiane: prima con la Juve (26 gol) e quindi con l’Inter (66). Numeri tali da garantirsi l’approdo al Barça, dove però non è andata come tutti si aspettavano: “soltanto” 22 i centri prima di sbarcare a Milanello, dove ha subito fatto la differenza. Cinquantasei gol in due stagioni, ceduto poi al Psg per obblighi di bilancio, fra il malumore suo e le lacrime di Galliani. Anche in Francia numeri pazzeschi: 156 centri in quattro annate. Dopo di che, quota 29 con il Manchester United, 53 con il Galaxy a Los Angeles e i 24 del Milan-bis. Sotto con il prossimo, allora.

600

—  

Seicento come le presenze in campionato. Cioè, nei vari campionati. In questo caso lo svedese è a 599 (dal conteggio sono esclusi i playoff in Mls) e la cifra tonda verrà toccata sabato contro l’Atalanta, traguardo che cade in una partita in qualche modo simbolica: la seconda avventura di Z in rossonero infatti è maturata dopo il disastroso cinque a zero contro i bergamaschi del Natale 2019. Tredici mesi dopo, la scommessa di puntare su un giocatore che allora aveva 38 anni si è rivelata vincente. Il Milan è lassù davanti a tutti e le 600 presenze nei vari campionati confermano a lui lo status di uomo senza età.

Precedente Cacciati Zubiria e Gombar/ Caso Roma-Spezia, saltano le prime teste. Cardini promosso Successivo Brescia, Cellino: "Obiettivo salvezza. Il prossimo anno punteremo alla A. Dispiaciuto per Torregrossa"