Ibra, il leone ha sempre “fame”. Post horror, poi giura: “Credo allo scudetto”

Sette gol con il Milan ai cugini in sei sfide. E se si contano anche quelli giocati a maglia invertita, sono 9 in 11 partite. E pensare che è guarito dal Covid appena otto giorni fa…

“I see you”. L’aveva detto (su Instagram), due giorni fa, Zlatan Ibrahimovic. Aveva avvertito l’Inter. “Ti vedo”. E quando la vede, lo dice la storia, le segna. Sette reti con il Milan ai cugini in sei derby giocati. E se si contano anche quelli giocati a maglia invertita, sono 9 in 11 partite. Praticamente, una macchina da derby.

IL COVID TI FA BENE

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Eppure, stavolta il destino sembrava voler mettere i bastoni tra le ruote allo svedese. È il 24 settembre quando il Milan annuncia la sua positività al coronavirus. Ci vuole altro, però, per fermare Zlatan, che commenta serafico (“Il Covid ha avuto il coraggio di sfidarmi. Pessima idea”) e mette subito nel mirino l’obiettivo: rientrare nel derby contro l’Inter. Otto giorni fa la conferma della guarigione e l’inizio del countdown. Con un dubbio lecito, però, che nell’ambiente Milan si fa strada: dopo due settimane di allenamenti individuali in casa, sarà lo stesso Ibra? Per rispondere, gli bastano 12 minuti: scatto in profondità a bruciare Kolarov, rigore conquistato e ribadito in rete, dopo la parata di Handanovic, con una prontezza di riflessi degna di un ragazzino più che di un quasi quarantenne. E gliene servono, poi, altri 4 per confermare che il Covid non lo ha certo fiaccato, anzi: Ibra ricomincia da dove aveva lasciato, con il bis della doppietta vincente contro il Bologna della prima giornata. E diventa il terzo doppiettista più vecchio in Serie A dopo Totti e Piola. Se si considera anche la rete allo Shamrock Rovers in Europa League, sono 5 gol nelle prime 3 partite stagionali.

AMULETO

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Ma Ibrahimovic non è solo questo: è anche tanto lavoro sporco sui corner avversari, sportellate con De Vrij e sponda preziosa per i compagni nei momenti di difficoltà. Un vero e proprio leader, che ha cambiato la storia recente del Milan. Con il successo contro l’Inter di stasera, infatti, i rossoneri chiuderanno la quarta giornata da soli in testa alla classifica, tenendo aperta una striscia di 20 risultati utili consecutivi tra campionato e coppe. E da quando è arrivato lo svedese, il Milan ha ottenuto 13 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte in A, per una media di 2,2 punti a partita. “Se ero qui dal primo giorno avremmo vinto lo scudetto”. Lo aveva detto a luglio Ibra. E ora lo ribadisce: “Secondo me c’è la possibilità, sicuro: chi ci crede può fare tutto – non si nasconde nel post-partita a Sky – . Noi ci crediamo, poi alla fine vedremo come andrà. È ancora lunga…”. E tanto per ribadire il concetto, su Instagram rilancia: “Fame”, scrive, allegando la foto di un leone con il volto insanguinato.

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