Ibra è pronto per l’Udinese. E punta all’ennesimo record

Pioli, con la Roma a -1, deve difendere il quarto posto. Zlatan a Udine può diventare il più anziano marcatore della storia della A

“Non ce la faccio più a correre”. La frase è copyright Billy Costacurta, che pronunciò le sette parole nel maggio 2007, quando lasciò il Milan e il calcio segnando su rigore all’Udinese. A 41 anni e 25 giorni, resta il gol più vecchio nella storia della A. Quella frase, a occhio, non uscirà mai dalla bocca di Zlatan Ibrahimovic, che semmai – sentendosi divino – smetterà di correre e inizierà a levitare sul campo. Ibra però questa sera a Udine avrà un’altra occasione, la più grande, per superare Costacurta e diventare il più vecchio marcatore del campionato (scusa Zlatan, il meno giovane). L’avversario è lo stesso – Udinese – e forse qualcosa vorrà dire. Di sicuro vuol dire qualcosa se Ibra è pronto per giocare e Pioli ha scelto lui. A meno di improbabili ripensamenti, Zlatan sarà il centravanti titolare del Milan a 41 anni, cinque mesi e 15 giorni. Significa che lui sta bene, meglio di quanto ci si immaginasse dopo l’operazione di maggio al ginocchio sinistro. E che Divock Origi, naturale alternativa dello squalificato Giroud, in questi mesi ha deluso parecchio.

Vuole giocare

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Stefano Pioli ieri in conferenza stampa ha parlato anche di Zlatan: “Ibrahimovic vive tutto questo con i compagni, in Champions non ci sarà ma sa che al momento di fare le liste non era in condizione di giocare. Poi è chiaro, le vuole giocare tutte e vincere tutte, lui per forza e determinazione è unico. Zlatan sta bene, non ha 90 minuti ma è pronto”. I minuti di autonomia sono 45, al massimo 60, ma il Milan spera di farseli bastare. Ibra non è titolare dal 23 gennaio 2022 ma è appena stato ri-convocato dalla Svezia e nelle tre partite con Atalanta, Fiorentina e Salernitana è sembrato inevitabilmente rallentato ma reattivo, presente soprattutto con la testa.

Il dubbio lista

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La frase di Pioli sulla lista Champions rischia di tornare di attualità, nel prossimo mese. Il Milan ha dovuto consegnare l’elenco calciatori per l’eliminazione diretta quando Ibra già si allenava ma non era ancora tornato in campo. Pioli ha escluso lui (e non Ballo-Touré, Rebic o Origi) ma è facile dire che Zlatan, con questo tabellone, avrebbe fatto comodo. Soprattutto, è facile immaginare quale vulcano si agiterebbe nel cuore di Ibrahimovic se il Milan arrivasse a giocarsi la Champions, il miraggio inseguito per una carriera, e lui dovesse guardare tutto dalla tribuna.

Corsa Champions

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Pioli ora non ci pensa e a questo sabato di marzo chiede solo una cosa: tre punti per guardare con serenità il derby di Roma di domani alle 18. Il Milan ora è quarto a -1 dalla Lazio e +1 sulla Roma. Obbligatorio vincere. Per questo, Pioli ha cancellato il turnover: “Giocano i migliori”. Il Milan sarà sostanzialmente quello delle ultime partite, con Bennacer favorito su Krunic e un dubbio su Theo Hernandez, che ieri non è stato bene. Se peggiorerà, pronto Ballo-Touré (e non è la stessa cosa). Ancora panchina per Kjaer e Calabria, colonne della squadra dello scudetto che, tra infortuni e scelte tecniche, stanno giocando pochissimo. Torneranno utili dopo la sosta.

Tocca a Leao

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Il grande argomento sulla strada per Udine però è l’attacco. Il Milan ha segnato 9 gol nelle ultime 11 partite e non vede un gol di Leao dal 14 gennaio. Una vita. “Io gli consiglio di stare vicino a chi gli vuole bene – ha detto Pioli -. Non è depresso, è un grande giocatore”. Ah, a proposito di giocatori da sbloccare, considerate che in quel Milan-Udinese di Costacurta segnò Gourcuff, piccolo alter ego di De Ketelaere. Vuoi vedere che ha una chance anche CDK?

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