Ibra e il futuro: “Continuo solo se sto bene e mi diverto”

Zlatan a Espn: “Mi sento vicino alla linea di porta e sto provando a posporla, l’adrenalina che ho in campo non so se potrei trovarla altrove. E sono frustrato per gli infortuni, vorrei essere in campo sempre”

Una cosa è certa: sarà una decisione piuttosto complicata. Ma d’altra parte lo si era già capito da tempo, ovvero ogni volta che Ibrahimovic sfiora il proprio futuro. A tre partite dalla fine del campionato e alle soglie di un’estate in cui dovrà capire la scelta migliore per lui, Zlatan ha affronta nuovamente l’argomento in un’intervista a Espn. E si conferma una persona molto, molto combattuta.

Divertimento

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“Sono vicino alla linea di porta. Sono un po’ impaurito: se mi dovessi fermare, cosa faccio? Quale sarebbe il prossimo capitolo? Conosco le varie possibilità, potrei fare molte cose, ma l’adrenalina che ho ora sul campo non so se potrei trovarla altrove. Sto provando a posporre la linea della porta, giocando e segnando gol. Ovviamente per continuare a giocare devo stare bene fisicamente, devo essere in grado di farlo, devo potermi divertire giocando. Non ha senso giocare se soffri troppo, è meglio essere realisti e dire a te stesso: ‘È abbastanza’. E cominci un nuovo capitolo. Ma se sei concentrato su questo non sei concentrato sul resto. Nella mia testa non c’è questo. Se pensassi al mio ritiro, non sarei capace di aiutare i miei compagni e me stesso in fare ciò che vorrei. I calciatori seguono lo stesso programma ogni giorno. E io l’ho fatto per 25 anni. Sei come un soldato. Io sono vicino a questa linea, ma non ancora”.

Leader

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Ecco. Ci sono parti in cui prevale l’ottimismo e altre in cui la consapevolezza di un possibile fine corsa si mangia tutto il resto. Comprensibile, al tramonto di una carriera come la sua. Dice Zlatan sui suoi infortuni: “Sono frustrato perché vorrei essere in campo ogni partita. Io amo giocare, l’adrenalina che ho quando vado in campo è incredibile. Se non posso giocare, cerco di aiutare la squadra in un altro modo, dando supporto ai miei compagni. La cosa più importante è la squadra”. E per quanto riguarda il Milan: “Nel nostro spogliatoio ci sono tanti giovani, io cerco di aiutare tutti e di essere il leader a mio modo sia dentro che fuori dal campo. Quando sono in campo cerco di aiutarli, quando sono fuori cerco di dare tutto il mio supporto. La squadra sta lavorando duramente, siamo in vetta alla classifica e dobbiamo restare concentrati. Nel calcio da una settimana all’altra possono cambiare tante cose”.

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