Ibra: “Donnarumma non ha prezzo, poteva diventare Mister Milan”

Zlatan si racconta in un’intervista alla Gazzetta: “Io gli direi di restare fino alla fine. Se sono pronto a fare il vice Pioli? L’ho già fatto per un anno e mezzo, ora cerchiamo altre cose…”

Un Ibra a 360 gradi quello che si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport (leggi qui la versione integrale). Zlatan ha parlato un po’ di tutto, ma soprattutto di futuro: suo e del Milan. Senza rinunciare a uno sguardo sull’attualità e sulla stagione appena conclusa. Non poteva ovviamente mancare un passaggio su Donnarumma, ferita aperta sulla pelle rossonera. E’ interessante capire il punto di vista di Zlatan, dall’alto della sua esperienza e anche di capobranco a Milanello. Ecco domanda e risposta.

A proposito di leader, è dispiaciuto per Gigio Donnarumma?

“Molto. Lei mi ha chiesto prima se i giocatori guadagnano troppo, adesso faccio io una domanda: che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra (risata, ndr). Ma è il più forte del mondo. Avrebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini. Che valore si poteva dare a Maldini? Non c’è una misura. Se Gigio va via o no non lo so. Serve essere in due per ballare il tango. Io gli direi di restare al Milan fino alla fine”.

Particolare anche un passaggio su Pioli, parlando del quale Ibra conferma una grande sintonia. Cosa peraltro chiara fin dai primi giorni dello svedese a Milanello, con una sorta di patto fra i due. Di suddivisione di ruoli. Questo il passaggio sull’allenatore.

E poi c’è lei che è pronto a fare il vice di Pioli.

(altra risata, ndr) “L’ho già fatto un anno e mezzo. Ora cerchiamo altre cose da fare”.

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