Ibra dà il via al count-down: titolare già a Cagliari?

Dopo il mese e mezzo di stop lo svedese è alla seconda settimana intera di allenamenti e, dopo gli spiccioli con Napoli ed Empoli, si candida per tornare dal primo minuto. Pioli valuta

Se a Pioli in questi giorni dovesse cadere l’occhio su questa statistica, la scelta sarebbe praticamente obbligata. La statistica recita: Zlatan Ibrahimovic ha segnato in tutte le ultime sette partite di campionato giocate contro il Cagliari, per otto reti totali (due con la maglia dell’Inter). Pioli in realtà non è un particolare appassionato di statistiche, e soprattutto non sceglie i titolari in base ai trascorsi con gli avversari. Nel caso di Ibra, però, le riflessioni iniziano comunque a farsi strada. Non per l’attitudine di Zlatan a colpire i sardi, ma perché il momento in cui lo svedese tornerà dal primo minuto si avvicina inesorabilmente.

Pochi minuti

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Già sabato sera in Sardegna? Valutazioni in corso a Milanello. Per farsi un quadro più preciso della situazione, meglio però ricapitolare gli ultimi due mesi di Z. È cambiato tutto il 23 gennaio, giorno di Milan-Juve, quando Ibra ha lasciato il campo dopo mezzora per un fastidio al tendine d’Achille della gamba destra. Pareva un problema da poco, risolvibile con qualche giorno di riposo e attenzione, ma è andata molto diversamente. Zlatan è rimasto ai box un mese e mezzo, saltato sei partite (quattro di campionato, due di Coppa Italia), rientrando a Napoli il 6 marzo: sei minuti al Maradona, undici con l’Empoli. Pochi spiccioli, ma intanto sono due settimane che l’11 rossonero si sta allenando a pieno regime per ritrovare tenuta e smalto.

Prudenza

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In altre parole, lo scarsissimo minutaggio delle ultime due partite conta, certo, ma solo fino a un determinato punto. Lui ovviamente scalpita e morde il freno, è nella sua natura anche se negli ultimi mesi sotto questo aspetto è diventato decisamente più prudente. Ma questo è un Milan che sta tentando l’assolo verso lo scudetto, e recitare un ruolo da comprimario per chi ha contribuito enormemente a elevare il livello del Milan fino all’asticella attuale, sarebbe come un cerchio che non si chiude.

Una nobile incompiuta. Come sempre, Ibra ne parlerà con Pioli e decideranno insieme. Ma la trasferta di Cagliari da un lato stuzzica e dall’altro potrebbe anche essere una necessità visto l’ampissimo impiego di Giroud durante l’assenza di Ibra. Il francese è stato sempre chiamato in causa dal primo minuto, non si è risparmiato e – è vero – dopo Cagliari ci sarà la sosta e a Olivier potrebbe essere chiesto ancora uno sforzo. Ma con Zlatan finalmente in grado di garantire un minutaggio adeguato, il cambio della guardia è ipotizzabile già sabato. Fra Ibra e Giroud, peraltro, i problemi stanno a zero, al di là delle scelte dell’allenatore. E questo aiuta.

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