Ibra ci prova, Lukaku ci riesce: la rivincita dopo lo scontro è tutta di Big Rom

Un grande Handanovic dice no a Zlatan nelle uniche due fiammate del derby. Il belga invece duetta alla grande con Lautaro e segna per il quinto derby di fila (record)

Per fortuna non è stato il secondo round di una rissa (verbale) da saloon: stavolta il confronto tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku è rimasto confinato sul piano sportivo, ed è stato meglio per tutti. Dopo il fattaccio in Coppa Italia, con insulti personali, cartellini e strascichi in Procura federale, i due giganti di Milan e Inter avevano i riflettori puntati addosso nel derby di campionato. Il “derby dei derby”, com’era stato ribattezzato, visto che sul tavolo (pardon: sul prato) c’era la leadership della Serie A dopo anni e anni. Vittoria di Lukaku, senza discussioni. Trionfo di squadra e personale, con un record a impreziosire un pomeriggio già di per sé indimenticabile.

Ibra… quasi

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Se “Big Rom” ha oscurato Zlatan deve ringraziare anche Handanovic. Ibra ha faticato per quasi tutti i 75 minuti in cui ha giocato prima di uscire per un crampo a un polpaccio, ma all’inizio della ripresa ha provato a piazzare il morso del cobra. Era il momento perfetto: Milan sotto 1-0 e uscito dagli spogliatoi a mille all’ora, con marcature, posizioni e assetti in campo ancora da ritrovare. Due colpi di testa in rapida successione per il 39enne fuoriclasse di Malmoe: Handa gli ha risposto prima in tuffo e poi con un riflesso prodigioso sul primo palo. Da lì Ibra s’è progressivamente spento, anche perché intanto Lautaro ha fatto doppietta e il derby ha trovato un padrone ben prima del fischio finale di Doveri.

Lukaku storico

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Lukaku, invece, col passare dei minuti non è calato per niente, anzi. Aveva voglia, e tanta, di scrivere il proprio nome tra i marcatori del derby per la quinta volta di fila tra campionato e Coppa Italia: c’è riuscito ed è un record di quelli che fanno curriculum. L’interista Lorenzi nel ’50 e il milanista Benetti ’73 s’erano fermati a 4 di fila in campionato. Non è l’unica nota statistica rilevante, nella gara di Romelu: c’è il quarto assist per Lautaro in questa Serie A (sui 5 totali), per esempio. E poi c’è il sorpasso su Cristiano Ronaldo – almeno per ora – tra i goleador di campionato, 17 contro 16. “Tu passamela, io…”, ha urlato il vocione di Lukaku nel silenzio del Meazza semi-deserto. Segno io, ci penso io… qualunque cosa volesse dire, la sostanza non cambia: è stato il suo derby. Suo e di Lautaro. Altro che “little donkey”, come l’ha chiamato Ibra in quella sfida di coppa, finalmente pronta per essere mandata in archivio.

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