I rinnovi dell’Inter: dopo Lautaro toccherà a Brozovic e Perisic. E non solo…

I due croati andranno in scadenza tra dieci mesi e, in assenza di un prolungamento, saranno liberi di negoziare con un altro club a gennaio. Occhio a Barella

Le voci di primo incontro positivo in ottica rinnovo tra la dirigenza nerazzurra e l’agente di Lautaro non possono che rallegrare l’umore dei tifosi nerazzurri. Ma il lavoro che attende la coppia Marotta-Ausilio è ancora lungo, intenso e orientato su più fronti. Una volta definito il rinnovo del Toro, in casa Inter toccherà affrontare altre questioni spinose con una certa urgenza, quelle legate a Brozovic, Perisic e non solo. I due croati andranno infatti in scadenza tra dieci mesi e, in assenza di nuovo accordo, saranno liberi di negoziare con qualsiasi club a partire da gennaio. E sullo sfondo c’è anche la (legittima) aspirazione di Barella, che si attende un adeguamento dell’ingaggio al rialzo.

Destini opposti?

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Per la dirigenza nerazzurra, i prossimi saranno comunque mesi caldi. L’intenzione riguardo a Brozovic è quella di sedersi attorno a un tavolo al termine dell’attuale sessione di mercato, con la ferma volontà di prolungare il rapporto. D’altra parte, Brozo si è rivelato una pedina fondamentale dello scudetto conquistato a maggio, è un cardine del centrocampo e, considerata l’età (28 anni) rappresenta un prezioso patrimonio anche per gli anni a venire. Certo, nel suo caso bisognerà ragionare su cifre decisamente superiori rispetto ai 3,5 milioni garantiti dall’attuale contratto e la dirigenza sa bene di essere chiamata a uno sforzo, ma la volontà del giocatore è quella di proseguire il rapporto. Ciò non esclude comunque eventuali giochi al rialzo dettati da sirene straniere, che potrebbero ostacolare la trattativa con l’arrivo dell’autunno. Da qui la necessità di risolvere la questione in tempi rapidi. Diverso il discorso su Perisic: l’esterno guadagna già parecchio (5 milioni) e va per i 33 anni, tanto che la tentazione di lasciarlo partire resta forte. La tendenza potrebbe cambiare nel caso Perisic accettasse un ingaggio inferiore, dando così all’Inter l’opportunità di contenere i costi senza rischiare di perdere il giocatore a zero. Prospettiva, questa, al momento alquanto improbabile. Il positivo precampionato dell’esterno ne ha certificato il valore e l’importanza negli schemi di Inzaghi, ma la dirigenza non può prescindere da valutazioni di carattere economico che in questo momento storico diventano preponderanti.

Barella

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Meno incombente la situazione di Barella, il cui contratto scadrà nel 2024, ma il peso acquisito dal ragazzo nell’undici titolare impone un’attenzione particolare. Sull’azzurro, reduce da un’annata strepitosa, sono già piombati alcuni top club con avances immediatamente respinte al mittente. Club facoltosi, come ad esempio il Liverpool, sono disposti a ricoprire d’oro il prezioso motorino del centrocampo nerazzurro che, ad oggi, percepisce “solo” 2,5 milioni a stagione. Per carità, non si parla di briciole, ma il valore e l’età del ragazzo giustificano aspirazioni ben più elevate. La dirigenza nerazzurra n’è consapevole ed è disposta a fare uno sforzo al momento giusto. Da parte sua, Barella non sta esercitando alcuna pressione, dimostrando il giusto mix di professionalità e coinvolgimento nel progetto. Ma le sirene dei petrodollari rischiano di far vacillare le attuali certezze da un momento all’altro. L’Inter lo sa e presto proverà a tutelarsi cercando di riconoscere gli sforzi e il nuovo status di Barella, considerato non a caso “capitan futuro”.

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