I ragazzi terribili di Gasp Caldara e Conti, che show

Mattia Caldara, 22 anni, è cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta GETTY IMAGES

Mattia Caldara, 22 anni, è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta GETTY IMAGES

In casa della squadra che grazie ai giovani si è conquistata un posto in Europa, l’Atalanta di Gasperini è diventata grande, grazie ai suoi giovani. Già, perché già quando le cose andavano male in un inizio di stagione da incubo, si era messo in luce Franck Yannick Kessiè, uno che non ha mai fatto rimpiangere la partenza di De Roon, in gol contro il Manchester City nell’ultimo turno di campionato.

GIOVANI LEONI — E con Kessiè, che di gol ne ha fatti 4 nelle prime 3 giornate, sono cresciuti i suoi “fratelli”. Uno è Petagna, che col Milan e con la Sampdoria non si è mai imposto, invece a Bergamo ha trovato la sua dimensione e gol decisivi (chiedere a Sarri per ulteriori conferme). Gli altri due sono Conti e Caldara, elogiato proprio dal bomber Petagna prima del 3-0 sul Sassuolo. “Diventerà un grande”, una frase che trova riscontro nelle prestazioni di un difensore che segna quanto un attaccante. Due gol nelle prime 6 giornate, per un bergamasco cresciuto nella squadra della sua città, che ha appena rinnovato fino al 2021, definendo il nuovo contratto come “un sogno che si realizza”. E Caldara aveva già esordito in Serie A nell’ultima giornata del campionato 2013-14. Poi ha giocato (benissimo) due anni in B, con le maglie di Trapani e Cesena. Gasperini ha avuto il merito di lanciarlo, così come ha avuto il merito di perfezionare la crescita di Conti.
GLI ALTRI — Reja lo ha lanciato lo scorso anno e il ragazzo (che era già nel giro dell’Under 21) lo ha ripagato con prestazioni e gol, come ha fatto contro il Sassuolo nell’ultima giornata. Reja e Grassi lo hanno sponsorizzato per il Napoli e prima o poi arriverà una grande su di lui. E come dimenticarsi di Freuler, Gagliardini e dello stesso D’Alessandro, che non sta disputando la sua migliore stagione ma è un altro di quelli che a Bergamo ha trovato la propria isola felice, dopo 3 presenze in Serie A con la Roma (squadra nella quale è cresciuto) qualche anno fa e un lento girovagare. Col Sassuolo, i terribili giovani di Gasp hanno confezionato “la miglior partita della stagione”, come dice il loro tecnico. E ora, con un punto in più del Napoli e 5 in più di Fiorentina e Inter, sognare l’Europa non è proibito.

 Giuseppe Di Giovanni 

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