I piani di Richarlison dopo il calcio? “Mi compro un’isola e ci porto un sacco di donne”

A Richarlison per fare notizia non serve necessariamente il campo. La sua carriera è disseminata di dichiarazioni perlomeno particolari, che lo fanno finire sotto i riflettori. Come l’ultima frase in cui spiega il suo…piano pensionistico!

Tra le stelle che accompagnano il Brasile, una delle perenni favorite per la Coppa del Mondo, in Qatar c’è certamente Richarlison. L’attaccante ha cambiato squadra in estate, passando dall’Everton al Tottenham di Antonio Conte. Con il tecnico italiano si è subito trovato bene e si è guadagnato la convocazione di Tite. E ora, anche se la concorrenza lì davanti è tanta e qualificata, spera di mettersi in mostra sul palcoscenico più importante. Ma a Richarlison per fare notizia non serve necessariamente il campo. La sua carriera è disseminata di dichiarazioni perlomeno particolari, che lo fanno finire sotto i riflettori. Come quella volta in cui disse che il suo cibo inglese preferito…è la pasta.

I piani per il futuro

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Stavolta, come racconta AS, a fare scalpore è stata la risposta a una domanda apparentemente semplice, fatta durante una serie di curiosità chieste all’attaccante dai suoi tifosi. Il quesito era di quelli che si fanno spesso ai calciatori, nonostante Richarlison abbia appena 25 anni: “cosa farai una volta che avrai appeso gli scarpini al chiodo?”. E in barba alla giovane età, il giocatore degli Spurs ha eccome la risposta pronta: “Mi compro un’isola e mi ci trasferisco con un sacco di donne, come Ronaldinho in quella foto…”. E ogni riferimento a Dinho in piscina circondato di ragazze non è per nulla casuale. Un pensiero che a Richarlison ha fatto fare un sacco di risate, ma che non è piaciuto molto in patria.

Lo chiamavano “il Bandito”

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Come spiega la testata spagnola, il calciatore è stato parecchio criticato, perchè considerato un modello non proprio positivo per i giovani. Ma in fondo, sia in campo che fuori, Richarlison è sempre stato molto particolare. Per lui gol, assist e anche qualche rosso, tanto per sottolineare che oltre alla classe c’è anche un certo caratterino. Normale, del resto, che l’attaccante sia abbastanza fumantino e che in Brasile lo chiamassero “il Bandito”. Chi, come lui, nasce in una favela dove uno dei pochi mezzi di sostentamento è il traffico di droga, sa che deve essere sempre pronto a difendersi con tutti i mezzi. Le tante storie di infanzia che ha raccontato, tra pistole e spacciatori, fanno capire le difficoltà vissute. E se quindi il suo sogno è quello di fare la vita…di Dinho, alla fine ci si può anche fare una risata sopra…

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