I medici su Riva: “Aveva rifiutato l’angioplastica, in emergenza non siamo riusciti a salvarlo”

Il direttore della cardiologia del Brotzu: “Situazione difficilissima, riaperte le coronarie solo in parte”

“La situazione è peggiorata all’improvviso e a quel punto è stato necessario praticare le manovre rianimatorie e portarlo in sala per effettuare l’angioplastica. In queste condizioni è difficile poter riaprire le coronarie: siamo riusciti a farlo soltanto in parte. Ma questo purtroppo non è stato sufficiente”. 

Queste le parole di Bruno Loi, direttore di Cardiologia interventistica e emodinamica del Brotzu, che ha spiegato come sono intervenuti ieri sera per tentare di salvare Gigi Riva, arrivato in ospedale alle 3 del mattino di lunedì con una sindrome coronarica acuta.

L’operazione rifiutata

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I medici hanno provato, in emergenza, a salvargli la vita con quella stessa operazione che avevano prospettato a Gigi Riva poco dopo il ricovero e che lui, per timore, avrebbe voluto rinviare. Come ha spiegato Marco Corda, direttore del reparto di cardiologia, la situazione è precipitata all’improvviso: “Nonostante tutti i tentativi per convincerlo, era deciso di non far subito l’intervento. Non ci aspettavamo che potesse degenerare così rapidamente”.

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