I Friedkin infuriati, i timori per gli sponsor, Pinto e Fonseca. Tutti i retroscena del caos Roma

La figuraccia in Coppa Italia è finita su tutti i siti d’Europa. Il danno d’immagine rischia di pesare più dell’eliminazione dallo Spezia. Intanto il tecnico resiste: fino a quando?

La prima, vera, giornata difficile dei Friedkin è stata una giornata in cui, come mai da quando sono arrivati a Roma, il presidente e il vice presidente hanno toccato con mano la difficoltà di gestire una squadra di calcio in una piazza calorosa come Roma. Ecco perché, rispetto al passato, hanno preso subito una decisione: agire con rapidità. Anche a costo di dover sollevare dall’incarico un ragazzo come Gianluca Gombar, il team manager, su cui avevano avuto ottime referenze.

La squadra

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Il primo retroscena della giornata di ieri riguarda proprio lui. Tutta la squadra, a partire dai capitani Dzeko e Pellegrini, ha provato a salvarlo, facendosi portavoce della professionalità del ragazzo (28 anni) al netto dell’errore, condiviso anche con lo staff tecnico: “Tutti noi che ti conosciamo – ha scritto Pau Lopez su Instagram – sappiamo quanto bene facevi il tuo lavoro e quante ore gli dedicavi. Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per la mia famiglia da quando siamo arrivati a Roma, mi mancherai, nessuno farà meglio di te”. Ma i Friedkin non potevano fare diversamente, troppo grande la brutta figura a livello europeo in un momento così delicato. E qui si arriva al secondo retroscena.

Gli sponsor

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La Roma ha assoluta necessità (come tra l’altro gran parte dei club del mondo) di aumentare i ricavi. Sta chiudendo con lo sponsor tecnico (New Balance in pole) e sta trattando i rinnovi con Hyundai e Qatar Airways, al momento tutto tranne che sicuri. Per questo un’immagine così brutta, finita su tutti i siti d’Europa, non ha fatto piacere alla proprietà che anzi era più infuriata per questo che per l’eliminazione dalla coppa in sé. Altro dettaglio, che poi dettaglio non è. La Coppa Italia va in chiaro sulla Rai e ha ascolti, di norma, superiori a quelli della tv satellitare. A meno che non si parli di big match. Roma-Spezia è stata seguita da oltre due milioni di spettatori, con uno share del 14% al momento dei supplementari, battendo ad esempio la concorrenza di Canale 5, e anche questo ha contribuito alla “viralità” dell’errore sui cambi.

Pinto e Fonseca

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Terzo retroscena riguarda il rapporto tra il g.m. Pinto e l’allenatore. Favoriti, ovviamente, da lingua e nazionalità, i due si confrontano da settimane, hanno cenato anche insieme, Pinto ha conosciuto la famiglia Fonseca e sta scoprendo l’uomo, oltre che l’allenatore. Per questo ieri si è esposto molto con i Friedkin, tra l’altro ribandendo come non fosse nella sua filosofia mandar via un allenatore dopo neppure un mese di lavoro in comune. Pinto è convinto di poter incidere e aiutare Fonseca, almeno fino al termine della stagione, poi si vedrà. Il presidente e suo figlio lo hanno ascoltato, ma adesso tocca a Fonseca tirarsi fuori dalle sabbie mobili.

Tanti anni fa con Totti

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Magari aiutato da quel Lorenzo Pellegrini entrato ancora di più nel cuore dei tifosi per la lucidità con cui aveva provato ad avvertire dell’errore sui cambi. Una scena che lo accomuna a Francesco Totti: tanti anni fa, durante una trasferta europea un allenatore della Roma si stava confondendo e stava facendo il quarto cambio. Totti se ne accorse subito dal campo e urlò di tutto alla panchina, che infatti non commise l’errore. La scena non venne ripresa dalle telecamere e quasi nessuno se ne accorse. Fonseca e la Roma, martedì sera, non hanno avuto la stessa fortuna.

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