I fischi di San Siro, il botta e risposta con Ibra e…: il derby di Calhanoglu è sempre diverso

Il rigore della scorsa stagione, gli insulti dei tifosi rossoneri, gli sfottò di Zlatan e la replica del turco: per Hakan sarà un’altra partita speciale

La prima volta non si scorda mai. La regola vale per tutti, figuriamoci per chi segna un gol decisivo, in “trasferta”, a San Siro, contro la sua ex squadra. La prima volta di Calhanoglu contro il Milan “è stata una liberazione”. Parole del turco che mise la firma sul tabellino, trasformando un calcio di rigore e festeggiando con le mani alle orecchie. Questo pomeriggio, dieci mesi dopo il suo primo derby da nerazzurro, il centrocampista dell’Inter sfiderà di nuovo i suoi ex compagni. Lo scenario è lo stesso: il Milan gioca in casa, il match è valido per la Serie A, Hakan sarà accolto da una pioggia di fischi. Stavolta, però, pure di sfottò: lo scudetto è cucito sul petto di Calabria & Co, che sono riusciti a trionfare subito dopo l’addio del 28enne.

festa scudetto

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Nell’estate 2021, dopo la firma con il club di Zhang, Calhanoglu si disse entusiasta della nuova avventura: “L’Inter vinceva quasi sempre nei derby contro il Milan, sono venuto qui perché voglio conquistare qualche titolo”. Il sogno di un pullman scoperto, davanti a migliaia di tifosi che cantano il suo nome, si è trasformato in un incubo dopo la festa-scudetto rossonera. “Perché non mandate un messaggio ad Hakan?”. La provocazione di Ibra ha dato il via alle danze, il resto è storia nota. In Piazza Duomo c’erano persino dei residui della numero 10 del turco, incendiata e calpestata durante i festeggiamenti. Nonostante tutto, negli ultimi mesi, Calhanoglu ha saputo stare al gioco.

Ha incassato i fischi ed è ripartito più carico di prima, ha preannunciato una partita da giocare con il sangue agli occhi: “L’Inter avrà il fuoco dentro, vogliamo vincere a tutti i costi”. I grandi assenti sono Lukaku e Ibra, che due anni fa finirono faccia a faccia, regalando ai tifosi un pezzo di storia del derby milanese. Zlatan sarà a bordocampo, per caricare i compagni e… incrociare lo sguardo di Hakan: quella tra i due è una sfida nella sfida, che negli ultimi mesi si è fatta sempre più intensa. “Ha parlato di me nel suo libro, ma ne aveva bisogno perché altrimenti quelle pagine sarebbero state vuote – ha dichiarato Calhanoglu -. Ha incitato i tifosi a insultarmi durante la festa scudetto, alla quale ha partecipato da protagonista pur senza aver contribuito sul campo alla vittoria della squadra”. L’ultima stoccata è arrivata su TikTok, con un video del turco che cita Isak come migliore calciatore nato in Svezia. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. L’ultima parola, però, spetta sempre al campo.

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