I fantasmi di San Siro, l’ex Destro, il neo di Kjaer e Tomori: Milan-Genoa in 3 temi

L’ultima volta al Meazza finì 2-1 per i rossoblù. La squadra di Pioli vuole migliorare il rendimento interno, la coppia centrale cerca il primo “clean sheet”

Un tabù da sfatare e il solito ex agguerrito pronto allo scherzetto, una bel tandem centrale con un solo “ma…” e una Champions da riconquistare. Milan-Genoa apre la domenica di calcio della Serie A (12,30). Ecco i tre temi rossoneri su cui si sviluppa la partita.

Vittoria cercasi

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È un Milan alla Harvey Dent, due volti ben distinti: male in casa e bene fuori, lontano da San Siro. Anomalie da campionato senza tifosi. I rossoneri sono la miglior squadra d’Europa per punti e vittorie (13) in trasferta. Quest’anno, in campionato, hanno perso solo con lo Spezia (2-0). E in casa? L’ultima vittoria risale a più di 2 mesi fa, 7 febbraio contro il Crotone (4-0). E ora Pioli dovrà sfatare il tabù contro un’altra genovese. Contro la Samp è andata male, 1-1 con errore di Theo e gol salva-risultato di Hauge, ora arriva il Genoa. Precedenti: l’ultima sfida a San Siro è finita male, 1-2 dei rossoblù con super Pandev, ma il bilancio delle ultime dieci sfide giocate in casa sorride alla banda Pioli (6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte). Per raggiungere la Champions dopo 7 anni serve riconquistare San Siro.

Ancora Destro

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In questi casi si scrive così: ex col dente avvelenato. Forse. All’andata sì però: doppietta al Ferraris e Destro “on fire”. Quello che Galliani andò a prendere direttamente a Roma, citofonando a casa sua. “Signora, c’è Mattia?”. Tempo di varcare l’uscio ed era già del Milan, 3 gol in 6 mesi nel 2015 con Inzaghi in panchina. “Lo volevo già in estate, ma Sabatini sparò una cifra troppo alta”. Ora gioca nel Genoa e ha già segnato 10 reti, di nuovo in doppia cifra dopo quattro anni (nel 2016-17 ne siglò 11 con il Bologna). Un nuovo Destro. All’andata fermò i rossoneri sul 2-2 con una doppietta ritrovata, di nuovo sereno e prolifico dopo stagioni ombrose. Indossa la 23 e non più la 9, anche perché a Milano non portò benissimo. Vecchia maledizione rossonera: chi veste la maglia che fu di Pippo Inzaghi inciampa: Torres, Piatek, Higuain, Luiz Adriano, Pato (dopo aver sempre vestito la 7), André Silva e altri, tra cui Destro, che adesso punta il Milan: nelle ultime 2 gare contro rossoneri ha segnato 3 gol (uno con il Bologna). Quattro in 14 partite, il primo con la Roma nel 2013 (2-2). Occhio all’ex.

Tandem rodato, ma…

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Manca solo l’ultimo step: non subire gol. Poi ci siamo, perché la coppia centrale Kjaer-Tomori è ormai sicurezza. Sei partite insieme, tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta (vs United in Europa League). Qualche giorno fa l’aveva ribadito anche Nocerino: “Si completano, sono la coppia perfetta”. A cui manca solo un clean sheet per dimostrarsi tale: con loro due in campo, infatti, i rossoneri hanno sempre subito almeno un gol (due solo contro la Fiorentina). L’obiettivo è blindare il fortino col Genoa. Romagnoli dovrebbe partire ancora dalla panchina, quindi tocca a loro. Il danese esperto e l’inglese rapido, veloce, forte nell’uno contro uno e in prestito con diritto di riscatto a 28 milioni. Tanti, sì, ma la dirigenza del Milan vorrebbe acquistarlo dal Chelsea. Ha convinto tutti.

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