Higuain, il tuo record trema Mai visto un Dzeko così…

27 novembre 2016 – Milano

Edin Dzeko, 30 anni. Getty

Edin Dzeko, 30 anni. Getty

A casa Higuain l’allarme è già partito: dodici avvisi e un solo colpevole, insospettabile fino a nemmeno tre mesi fa. Ebbene sì, il record è in pericolo: quelle 36 reti con cui l’argentino ha firmato lo scorso maggio il nuovo primato di gol in una sola stagione di Serie A dopo 56 lunghi anni, oggi non sono forse più un orizzonte irraggiungibile. Non per il nuovo Dzeko almeno, “il bomber buono” tacciato dal suo allenatore di poca cattiveria non più di tre giorni fa. E menomale, verrebbe da dire. Quello spilungone timido e un po’ impacciato dello scorso anno ha ormai da tempo lasciato il posto a un killer sistematico che non conosce differenze tra coppa e campionato, tra casa e trasferta. Dopo 14 giornate di Serie A l’ex City conta già dodici gol, esattamente quanti ne fece Higuain allo stesso punto della scorsa stagione. Certo, per raggiungere le vette del Pipita non dovrà mai fermarsi, semmai accelerare. Ma se questo è l’andazzo…
versione inedita — Un Dzeko da dodici gol nelle prime 14 giornate non si è mai visto nemmeno nei momenti migliori della sua carriera. Nel 2008-09, quando chiuse col primato personale di gol in stagione a quota 36 (26 in campionato) – nell’anno del Meisterschale in maglia Wolfsburg – dopo 14 turni di Bundesliga il bosniaco era fermo a 5. Anche perché solitamente Dzeko carbura nella seconda parte della stagione, anche quando, pur senza segnare a questi ritmi, brillava in Inghilterra tra le fila del Manchester City. La sua doppietta contro il Pescara permette alla Roma di riagganciare il Milan al secondo posto ma soprattutto di vedere più vicina la Juve, distante ora soltanto quattro punti. E allora tanto vale sognare.

corsi e ricorsi — Con i 5 gol già all’attivo in Europa League, il centravanti è salito a 17 centri in 20 presenze: quasi un gol a partita, un avvio che non era riuscito nemmeno a Batistuta nell’anno del terzo scudetto giallorosso. Quell’anno, infatti, il Re Leone si fermò a 16 gol. Altri tempi, ma alla storia, di tanto in tanto, piace ripetersi. Sarà la fiducia del mister, i benefici di un nuovo regime alimentare o soltanto quella benedetta continuità guadagnata finalmente quest’anno: c’è che la Roma, di Dzeko, ha bisogno come il pane. Nelle sconfitte giallorosse sono sempre mancati i suoi gol, e le prestazioni del bosniaco, oltre a portare gol, beneficiano alla manovra di squadra e portano assist – già 4 all’attivo -. E fra una settimana c’è il derby. Lì una rete vale doppio, anche se le statistiche se ne infischiano. Lui che i biancocelesti lo scorso anno li ha puniti sia all’andata che al ritorno, se lo ricorda bene…

 Davide Marostica 

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