Hernani: lo Zenit trova in Brasile l’erede di Witsel, che spinge per la Juve

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Hernani: lo Zenit trova in Brasile l'erede di Witsel, che spinge per la Juve

Mediano-regista, 22 anni, è stato scelto da Lucescu, che lo ha scoperto nell’Atletico Paranaense: ha firmato un contratto fino al 2022.

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Mediano-regista, 22 anni, è stato scelto da Lucescu, che lo ha scoperto nell’Atletico Paranaense: ha firmato un contratto fino al 2022.

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ROMA – Non pensa alla pensione. Mircea Lucescu, in panchina, si diverte ancora: classe 1945, settantuno anni, trentasette da allenatore, trentacinque trofei in giro per l’Europa, partendo dal Corvinul Hunedoara. E dopo le dodici stagioni trascorse nello Shakhtar Donetsk e gli otto campionati vinti in Ucraina, il tecnico romeno ha organizzato un altro trasloco alla fine di maggio, stavolta per San Pietroburgo. Manager dello Zenit: pieni poteri, contratto biennale e una Supercoppa di Russia regalata subito ai suoi nuovi tifosi. I soldi non sono mai mancati allo Zenit: arrivano dalla Gazprom, colosso energetico. Ma Lucescu non tradirà la sua filosofia: comprare a prezzi ragionevoli, valorizzare talenti, creare un circolo virtuoso che consenta allo Zenit – come già successo allo Shakhtar con Douglas Costa e Willian, con Fernandinho e Alex Teixeira, con Mkhitaryan e Luiz Adriano – di vincere e produrre ricchezza attraverso qualche vantaggiosa plusvalenza. E la rotta, la direzione da seguire, è ancora quella del Sudamerica, soprattutto del Brasile, come dimostra l’arrivo di Hernani, l’operazione firmata qualche giorno fa da Lucescu, che ha trovato nell’Atletico Paranaense l’erede di Axel Witsel, pronto a svincolarsi a giugno e in pressing per convincere i dirigenti a farlo andare alla Juve già all’inizio di gennaio. Marotta offre sei milioni di euro, lo Zenit deve dare una risposta.

IL COLPO – Hernani è una scoperta di Lucescu: mediano-regista, centrocampista moderno e completo, ventidue anni, un metro e 88, 79 chili, stessa struttura fisica e stesse caratteristiche di Witsel. E’ costato otto milioni di euro, terzo affare di maggiore profitto nella storia dell’Atletico Paranaense, dopo le cessioni del play Kleberson al Manchester United e del centravanti Lucas al Rennes. Hernani garantisce sostanza, forza, equilibrio: si è legato per cinque stagioni allo Zenit, fino al 2022. E presto potrebbe ricevere anche la convocazione nella Seleçao di Tite, una Coppa Libertadores e un Mondiale per club con il Corinthians, diventato ct del Brasile a giugno dopo l’esonero di Carlos Dunga e il flop nella Coppa America del Centenario. 

QUATTRO GOL – Hernani è nato a São Gonçalo do Sapucai, nello stato di Minas Gerais, il 27 marzo del 1994: ha origini portoghesi, ha giocato venti partite in campionato e ha segnato quattro gol (due al Fluminense, uno al San Paolo e uno alla povera Chapecoense, scomparsa quasi un mese fa, il 28 novembre, in una terribile tragedia aerea). E’ cresciuto nell’Atletico Paranaense, ha sempre indossato la maglia rossonera tranne nella breve parentesi trascorsa nel Joinville. Paulo Autuori è stato il suo ultimo allenatore nel club di Curitiba ed è anche quello che ha inciso di più sulla sua crescita. Repertorio ampio, quello di Hernani Azevedo Junior: è un destro naturale, colpisce bene di testa, ha fatto parte del Brasile Under 17 guidato da Emerson Avila. Forza atletica, gestione del pallone, lancio lungo. Lucescu è convinto di aver messo il timbro su un altro affare d’oro.

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