Hernanes, niente Champions Il Profeta non ci prende più

La notizia era nell’aria ma fa comunque notizia, e il gioco di parole è voluto: perché l’esclusione di Hernanes dalla lista Champions decisa dalla Juventus rappresenta un chiaro segnale non soltanto della posizione, non esattamente strategica, del brasiliano all’interno dell’organico a disposizione di Allegri, ma anche del declino di un giocatore che solo pochi anni fa, alla Lazio, era un “signor” giocatore.

In maglia Juve contro il suo passato interista, rappresentato nell’occasione da Felipe Melo. Afp

In maglia Juve contro il suo passato interista, rappresentato nell’occasione da Felipe Melo. Afp

Centrocampista multi ruolo — Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima arriva in Italia nel 2010 dal San Paolo, dove ha vinto 2 campionati brasiliani. Lo acquista la Lazio e nelle 3 stagioni e mezzo a Roma dimostra di essere un centrocampista completo, forte fisicamente, dotato di buona visione di gioco e di un tiro esplosivo con entrambi i piedi. La sua forza è la duttilità: può giocare senza grosse differenze di rendimento da mezzala, trequartista e regista davanti alla difesa. Nella prima stagione laziale eguaglia con 11 reti il miglior bottino di gol mai realizzato nella storia del club da un centrocampista in campionato: prima di lui c’era riuscito solo Pavel Nedved. Era arrivato accompagnato da un soprannome impegnativo, il Profeta: a conti fatti, non pare usurpato.

L’inizio della fine — A fine gennaio di 2 anni fa l’Inter scuce 18 milioni di euro per averlo. Per Hernanes sembra il momento del salto di qualità, che significa anche poter puntare allo scudetto dopo la vittoria della coppa Italia a Roma: “Non mi sono mai sentito così forte nelle gambe: credo di poter dare il meglio di me come trequartista”. Come non detto. Complice una serie infinita di infortuni, il brasiliano viene presto messo da parta prima da Mazzarri e poi da Mancini.
Bianconero? No, solo nero — Nonostante il fallimento milanese, ad agosto di un anno fa Hernanes ottiene un’ulteriore chance nientemeno che dalla Juve campione d’Italia, alla ricerca di un trequartista che possa consentire ad Allegri di variare lo schema base rappresentato dal 3-5-2. Ma anche in bianconero il Profeta dimostra di aver perso l’aura mistica che impreziosiva le sue giocate ai tempi della Lazio.
In 14 presenze di campionato realizza 1 solo gol, mentre molti di più sono i suoi errori, alcuni decisivi per le (pochissime) sconfitte juventine, per esempio a Napoli. “Ho sofferto il cambio di città e il fatto di giocare spesso da mediano, un ruolo troppo arretrato rispetto alle mie caratteristiche”, ha provato a giustificarsi lui. La decisione di escluderlo dalla lista della Champions che sta per iniziare significa che il tempo di Hernanes pare finito pure alla Juve, anche se il mercato agli sgoccioli non facilita una sua diversa sistemazione.

 Gasport 

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