Harvey Elliott, dagli schemi di Klopp al fascino del Maradona

Quando Jürgen Klopp lo aveva visto allenarsi per la prima volta sui campi dell’Axa Training Center, il centro sportivo del Liverpool, un favoloso football-ranch di 9.200 metri quadrati, costato 50 milioni di sterline, il giudizio era stato come una medaglia al petto per Harvey Elliott, perfetto per il calcio heavy metal del tecnico tedesco. Mezzala oppure esterno, cilindrata in linea con i ritmi e l’intensità del 4-3-3 di Klopp. Chilometri nel segno della qualità, una purezza di stile che contiene anche tanta energia, in fase di filtro e di recupero del pallone. Elliott sarà uno dei motivi di interesse che offrirà mercoledì sera il Liverpool al Maradona contro il Napoli: prima giornata della fase a gironi di Champions. Dovrebbe partite titolare, in base alla formazione che Klopp ha in mente.

SCUOLA FULHAM – Harvey Elliott ha diciannove anni, è nato il 4 aprile del 2003 a Chertsey, periferia di Londra. Ha cominciato a giocare nell’Academy del Fulham. Ha esordito il 25 settembre del 2018, a sedici anni e un mese, contro il Wolverhampton: un record per la Premier League. Gara persa 1-0, l’allenatore dei Cottagers era Scott Parker. Il Liverpool lo ha acquistato qualche settimana più tardi spendendo quasi due milioni di sterline. Klopp lo ha lanciato subito in Coppa di Lega nel match vinto per 2-0 contro il Milton Keynes Dons. Un anno di lezioni con il tecnico tedesco, poi la cessione in prestito (ottobre 2020) al Blackburn, club che partecipa alla Championship: sette gol, undici assist e il ritorno ad Anfield Road con la benedizione di Klopp.

L’INFORTUNIO ALLA CAVIGLIA – La scorsa stagione, però, è stata compromessa da un grave nfortunio: frattura della caviglia sinistra, dopo un intervento spericolato di Struijk del Leeds. Solo sei partite in Premier. Ecco perché il Liverpool, adesso, lo considera come un acquisto nuovo di zecca. E la partenza di Elliott è stata esaltante: 423 minuti in campionato e un gol al Bournemouth, oltre alla festa nel Community Shield, la Supercoppa vinta il 30 luglio dai Reds per 3-1 contro il Manchester City. Maglia numero 19, un metro e 70, tocco morbido e dinamismo, nazionale under 21. Il Liverpool, in campionato, sta faticando: solo nove punti in sei partite, settimo posto a -6 dall’Arsenal, nostalgia di Mané, ceduto al Bayern. Sabato ha dominato il derby con l’Everton, ma è stato fermato da tre pali e dal portiere Pickford: 0-0. Elliott è stato uno dei migliori, ha ricevuto i complimenti di Klopp: “Forse ci eravamo dimenticati quanto fosse bravo già un anno fa, quando era anche più giovane. È un vero talento, speriamo che possa costruire la sua carriera su questi livelli”.


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