Harakiri Napoli contro un grande Verona. Lozano illude, poi è buio pesto

Il messicano segna dopo meno di 10 secondi, Demme spreca il raddoppio e alla distanza i veneti dominano: gol di Dimarco, Barak e Zaccagni

Dal nostro inviato Maurizio Nicita @manici50

24 gennaio – Verona

Perdere una partita in cui sei in vantaggio ancora prima di scendere in campo. Capita colpevolmente a un Napoli confuso e infelice e che non ha metabolizzato le scorie della Supercoppa. Ora si ritrova sesto, ma al di là della posizione – la zona Champions è a due punti – ci sono parecchie cose che non funzionano nella squadra di Gattuso, da sistemare in fretta. E il recupero, ancora precario, di Osimhen e Mertens non dà ottimismo. Perché la sconfitta è davvero brutta e gli applausi sono tutti per il Verona di Juric, che gioca una partita eccellente, vincendo tutti gli uno contro uno in ogni zona di campo e ribaltando una sfida iniziata con una papera difensiva, unica macchia in una prestazione eccellente di squadra.

Speedy Lozano

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Juric schiera il suo classico 3-4-2-1 con Lazovic esterno sinistro, e Dimarco che retrocede in terza linea. Gattuso cambia solo in difesa rispetto alla Supercoppa persa con la Juve. Con Meret in porta, Maksimovic in mezzo e Hysaj a sinistra. Davanti tutti confermati per riscattare quella sfida alla Juve senza gol. Neanche il tempo di cominciare, tre tocchi e in meno di 10 secondi il Napoli è in gol. Zielinski batte per Demme che serve in profondità Lozano, Dimarco cicca clamorosamente l’anticipo e il messicano non perdona. Partita subito in salita per il Verona che per qualche minuto accusa il colpo e Zielinski spreca un’ottima situazione, indeciso se tirare o servire Lozano libero: serve quest’ultimo quando viene rimontato dai difensori. Juric urla più forte di Gattuso e riesce a rimettere in ordine la sua squadra che ritrova fiducia e comincia ad attaccare con intensità, pressando alto e mettendo in costante apprensione una non impeccabile difesa azzurra. Demme sfiora il raddoppio, ed è bravo a respingere Silvestri, ma ora è il Verona padrone del campo. Zaccagni in pressing ruba palla a Maksimovic, ma poi serve in maniera non perfetta il liberissimo Kalinic, che perde l’attimo fuggente. È il preludio del pari che porta la firma di Dimarco: applausi per il mancino per come sa riprendersi dopo il clamoroso errore in avvio. Il terzino dà profondità all’azione, poi con Faraoni che si allarga per crossare, Dimarco si fa ritrovare in area, lasciato tutto solo da una difesa messa decisamente male. Meritato pareggio del Verona che spinge ancora con maggiore convinzione ed è l’istinto di Meret a portarlo a una respinta da pochi passi su Lazovic, con Hysaj che aveva regalato un incredibile assist. Il solo Lozano mette i brividi a Silvestri con un tiro potente ma di poco fuori al tramonto del primo tempo.

Il Napoli scompare

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Nonostante Gattuso cerchi di cambiare e puntare sulla freschezza dei recuperati Osimhen e Mertens, la squadra azzurra sembra senz’anima e manco bella. Juric invece ha in pugno la sua quadra e si permette di cambiare i suoi difensori per non rischiare negli uno contro uno contro i più freschi attaccanti avversari. Sale soprattutto in cattedra Zaccagni, trequartista nel mirino del Napoli. Il suo assist per Barak è delizioso e il vantaggio arriva meritato anche per gli evidenti errori difensivi azzurri, persino con Koulibaly, l’uomo più di qualità. Il Napoli prova a ribaltare l’azione ma la difesa del Verona è stretta e corta nelle sue linee e gli ospiti cozzano quando un muro. E quando Mertens sbaglia un appoggio ecco Zaccagni affamato partire in contropiede e dopo aver servito Di Carmine si fa trovare pronto sul cross di Lazovic e segna addirittura di testa. Apoteosi per il fantasista, tracollo di un Napoli inconsistente. E ora giovedì c’è in coppa Italia quello Spezia, già incubo in campionato.

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