Hamsik: “Maradona? Dio per i napoletani, gli regalai la maglia del record”

Marek Hamsik, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino, ricordando Diego Armando Maradona.

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Hamsik ricorda Maradona

Hamsik
Hamsik (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

“Lui è stato un dio per generazioni di napoletani che poi a loro volta hanno trasmesso incredibilmente questo amore e questa adorazione ai propri figli e ai propri nipoti. E come si fa a parlare di un dio?. Era unico, eccezionale, una leggenda per me e per tutti. Lo incontravo e gli stringevo la mano con timidezza. Perché era un gigante”.

Hamsik, è un giorno davvero triste. “Lo è per tutto noi. Lui è stato davvero il più grande di sempre. Quando segnai il gol che mi permise di raggiungerlo in cima alla classifica dei marcatori con la maglia del Napoli decisi che la cosa più giusta da fare era mandargli la maglietta con cui avevo battuto il record. Potevo tenerla per me, perché comunque era un traguardo di cui andavo fiero, ma pensai che era giusto che andasse a lui. Anche perché era un onore vero mettere il mio nome al suo fianco”.

E lui ha gradito. “Sì, il suo amico procuratore Stefano Ceci pensò a recapitare il mio omaggio. E lui mi chiamò, mi ringraziò e poi mi dedicò un video in cui mi diceva che in tanti sono passati senza lasciare nulla mentre io e lui possiamo dire di aver giocato in un grandissimo Napoli”.

L’hanno colpita le immagini del dolore di Napoli? “Ho visto le scene davanti allo stadio, ho letto i commenti commossi di centinaia di tifosi che hanno voluto lasciare un pensiero sul mio profilo Instragram dove ho scritto che Diego è un campione unico e che Napoli e tutto il mondo non dimenticheremo mai. Mi colpisce ma non mi meraviglio. Diego e Napoli sono la stessa cosa”.

Due volte lo ha incontrato? “E tutte e due le volte mi sono emozionato. Era talmente tanta l’ammirazione e il rispetto che ho sempre avuto per lui che quando me lo sono trovato vicino ho perso le parole. L’ultima volta venne a Castel Volturno e fu per noi una mattinata di grande gioia. Se ne è andato uno dei più grandi calciatori di tutti tempi e io ho avuto il privilegio e l’onore non solo di stringerli la mano ma anche di superare il suo record di gol. Il record di gol di una leggenda del calcio mondiale”.

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